8 MARZO - GIORNATA MONDIALE DELLA DONNA

Ecco il rifugio per le donne nel bene confiscato al clan

Nasce a Salerno la “Casa di Antigone” per l’assistenza alle vittime di violenza

Uno sportello d’ascolto nell’Agro

SALERNO - Un rifugio in un bene confiscato alla camorra dove le donne vittima di violenze potranno trovare riparo e assistenza. Nasce a Salerno la “Casa di Antigone”, struttura sorta in un immobile confiscato alla criminalità organizzata che potrà ospitare donne vittime di violenza, sole o accompagnate dai propri figli (fino a 6 anni). Il progetto realizzato nell’Ambito S5 (di cui Salerno è parte con il Comune di Pellezzano) avrà a disposizione sei posti all’interno della residenza dove le donne vittime di violenza potranno ricevere anche assistenza e accompagnamento al lavoro. «È un primo passo per cominciare a dare risposte concrete alle donne che sono vittime di violenza e che vanno curate a 360 gradi in una logica, innanzitutto, di autonomia», sottolinea l’assessore alle Politiche sociali del Comune di Salerno, Paola De Roberto. «Con questo progetto la tutela dei diritti delle donne e la legalità vanno a braccetto».

La gestione della casa rifugio è stata affidata al consorzio “La Rada”, le donne saranno accolte e supportate gratuitamente. «È uno spazio inclusivo - spiega Elena Silvestri, presidente del consorzio La Rada - che protegge in un momento di grande fragilità. È un luogo in cui le donne riconoscono le altre donne e le accolgono dando una serie di servizi». Nella “Casa di Antigone” le donne che hanno subito violenza di genere, violenza domestica, maltrattamento e stalking avranno a disposizione una serie di servizi: vitto alloggio e sostegno per le spese ordinarie per il mantenimento; valutazione del rischio; ascolto; consulenza psicologica, legale; supporto ai minori vittime di violenza assistita; assistenza sociale; orientamento professionale e inserimento scolastico del minori.

«È un traguardo importante - considera l’assessore alla Politiche sociali del Comune di Pellezzano, Annalaura Villari - un risultato importante che dovrà essere un rifugio ma anche uno strumento di reinserimento sociale. Compito delle istituzioni ora sarà dare sostegno a questo progetto». Alla conferenza stampa ha partecipato il sindaco, Vincenzo Napoli che, ricordando il recente omicidio di Anna Borsa da parte del suo ex, ha sottolineato come «i recenti fatti di cronaca ricordano episodi tragici troppo frequenti. La “Casa di Antigone” è un luogo protetto in cui le donne potranno percepire, da un lato, l’accudimento da parte delle istituzioni amiche, dall’altro la certezza di riparo dalle aggressioni. È un fatto di grande rilievo simbolico e concreto. Credo e spero che sia utile alle nostre donne che potranno trovare riparo e tranquillità in questa struttura » .

Oggi, intanto, nella giornata dell’8 marzo il Comune ricorderà Marta Naddei, la giornalista tragicamente scomparsa dopo un incidente stradale avvenuto nel dicembre del 2019. Questa mattina (ore 9) dinnanzi alla Sala delle Commissioni del Comune verrà scoperta una targa nel ricordo della giornalista che «seguiva con attenzione - si legge in una nota - il lavoro dei componenti delle Commissioni».

(e.t.)