società partecipate

Ecco il quadro delle quote trattenute dal Comune

Con 14 voti favorevoli, sei contrari, e cinque assenti, il Consiglio comunale ha approvato la linea politica dell’amministrazione del sindaco Massimo Cariello sulla partecipazione del Comune nelle...

Con 14 voti favorevoli, sei contrari, e cinque assenti, il Consiglio comunale ha approvato la linea politica dell’amministrazione del sindaco Massimo Cariello sulla partecipazione del Comune nelle società di gestione servizi.

Queste le partecipazioni: società Asis Salernitana Reti e Impianti spa, 9,30 per cento; società Eboli Multiservizi spa, 100 per cento; Società consortile mista per l’attuazione del Pip, 1,43 per cento: rinviato lo scioglimento ma ridotta la quota di partecipazione; società Eboli Patrimonio srl, 100 per cento; Consorzio farmaceutico intercomunale, 16,67 per cento. L’unica società sulla quale il parlamentino ebolitano ha trovato unità di intenti è l’Asis. Il servizio dei servizi idrici sul territorio offre un ottimo rapporto tra i costi per gli utenti e le prestazioni erogate oltre ai costi di partecipazione per il Comune. L’Ente infatti ha “solo” 60mila euro di passivo per una transazione.

Nella relazione introduttiva, il vicesindaco, Cosimo Pio Di Benedetto, ha tracciato le linee della maggioranza: «Sul piano di razionalizzazione delle quote di partecipazione abbiamo seguito il percorso avviato dal commissario prefettizio Vincenza Filippi; abbiamo valutato opportunità e conseguenze sulle situazioni in essere».

Esclusa l’Asis, le posizioni di maggioranza e opposizione si sono sempre più allontanate. La decisione di non sciogliere il Consorzio Pip ma di ridurre solo la partecipazione del Comune ha scatenato la furia dei consiglieri di minoranza: «L’area per gli insediamenti produttivi ha avviato un cambio di rotta – continua Di Benedetto – anche se ha raggiunto l’oggetto sociale in questo momento ci sono nuove aziende che voglio investire nell’area». Il Comune riduce le quote ma rinvia lo scioglimento del Consorzio programmato a novembre. L’assessore alle attività produttive annunciò lo scioglimento e la messa in liquidazione della Società consortile mista per l’attuazione del Piano degli insediamenti produttivi del Comune di Eboli e alla costituzione di un mero Consorzio di gestione delle attività e dei servizi comuni fondato sulle ditte concretamente e indubbiamente operative all’interno del Pip. Cambio di rotta, per il momento l’Ente ridurrà solo le quote di partecipazione come per altre società di gestione servizi che non vengono più offerti al Comune di Eboli.

Nessuna riduzione, nessuna fuoriuscita dal Consorzio farmaceutico, i costi sarebbero insostenibili per l’Ente: «Non usciremo dal Consorzio che ormai ha risanato i bilanci – spiega Di Benedetto – sarebbe assurdo uscire da una società che inizia a vedere i profitti». Il Consorzio ha infatti approvato, qualche settimana fa il suo primo bilancio in attivo: 15mila euro.

A chiudere la relazione sulle partecipate è il paradosso della Multiservizi, il fallimento della società ha esonerato il Comune da eventuali esborsi per i costi di gestione, ma non ha risolto l’annosa questione del disallineamento. Fatture già liquidate dal Comune per le quali il commissario liquidatore batte cassa: «La curatela ha richiesto il pagamento di 614mila euro che il Comune contesta – conclude – ma abbiamo accantonato la somma».

Angelica Tafuri

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