L'ARRESTO

Eboli, vende droga ai ragazzi: preso Marotta

Lo spacciatore comparirà oggi davanti al giudice. A giugno fuggì dalla finestra di casa evitando il pestaggio dei pusher rivali

EBOLI - E’ finito agli arresti domiciliari in attesa dell’udienza di convalida che si terrà oggi. Walter Marotta , 37 anni, già noto alle forze dell’ordine per reati di spaccio, è stato sorpreso dai carabinieri di Eboli, al comando del capitano Emanuele Tanzilli in flagranza di reato. L’uomo avrebbe ceduto delle dosi di hascisc e di crack a due giovani ebolitani, rispettivamente di 23 e 20 anni. Lo scambio di droga è avvenuto in pieno “coprifuoco Covid” all’interno del rione Paterno, dove il pregiudicato abita. Poco dopo la mezzanotte, i carabinieri si sono recati alla sua abitazione per effettuare una perquisizione domiciliare. Hanno dovuto lungamente bussare al campanello e al citofono per farsi aprire. Nell’abitazione, i militari non hanno però trovato altri stupefacenti, ma una ingente somma di denaro in contanti, tremila euro, e nascosto in un cassetto della cucina, un bilancino di precisione utilizzato dagli spacciatori di droga. Oltre che per spaccio in flagranza i militari hanno anche sanzionato i tre ebolitani per aver infranto il coprifuoco dovuto alle restrizioni anti pandemia. Secondo il legale di Marotta, l’avvocato Stefania Pierro , le circostanze dell’arresto andranno chiarite nell’udienza di oggi, giacché i carabinieri non avrebbero trovato droga in possesso dell’uomo, né addosso né nell’abitazione. Il bilancino potrebbe essere un “cimelio” della passata attività e la somma di denaro avere altre giustificazioni. Ma la presenza di Marotta al rione Paterno non era passata inosservata alle forze dell’ordine che lo tenevano d’occhio già dall’estate scorsa. L’uomo, infatti, a fine giugno era stato il bersaglio di un raid punitivo.

Una domenica sera un gruppo di pusher “rivali” si era recato presso la sua abitazione. Marotta riuscì a scappare dalla finestra. Fallito il pestaggio, i “giustizieri” distrussero l’automobile di Marotta. Una vettura nera, divenne bersaglio di diverse mazze da baseball. Vetri rotti e carrozzeria distrutta. L’avvertimento fu chiaro. Moglie e figli di Marotta andarono via subito dal rione. Nei giorni successivi anche il 37enne si allontanò. Il pusher aveva perciò deciso di restare lontano da Eboli per quasi tutta l’estate in attesa che le acque si calmassero prima di farvi ritorno. Naturalmente sull’episodio non era stata sporta alcuna denuncia, ma i carabinieri avevano comunque aperto un fascicolo d’indagine. Il raid punitivo era stato eclatante e tutto il quartiere ne aveva parlato per giorni. Gli investigatori lo avevano inquadrato come una possibile lotta tra famiglie rivali per la conquista della piazza di spaccio e a un episodio incendiario avvenuto lungo il viale Amendola ai danni di un negozio. Ma l’indagine non è decollata.

Stefania Battista