IL FATTO

Eboli, tunisino investito: automobilista in fuga

I carabinieri hanno identificato il responsabile dell’incidente in litoranea: vive ad Agropoli e verrà denunciato

EBOLI - Caccia aperta a un pirata della strada. L’uomo di Agropoli ha investito un pedone ed è fuggito via. L’incidente è avvenuto sabato sera, in litoranea, a pochi metri di distanza dalla Casina Rossa, simbolo della resa dello Stato in periferia, ex sede della polizia provinciale. La struttura è abbandonata. Sull’incidente indagano i carabinieri di Eboli. I militari sono giunti in zona dal centro della città. Hanno raccolto le testimonianze dei primi soccorritori. Qualcuno è riuscito a identificare l’auto. E anche la targa. Il conducente del crossover nelle prossime ore verrà identificato e denunciato per lesioni e omissione di soccorso. Le condizioni del tunisino investito non sono gravi.

«Quando siamo arrivati sul posto, il ragazzo di colore era a terra in una pozza di sangue. Sembrava spacciato e invece all’arrivo dei medici si è lentamente ripreso». Con le telecamere della videosorveglianza comunali spente da due anni, i militari hanno iniziato, come sempre, il lavoro investigativo in salita. Mentre i carabinieri studiavano il punto d’impatto e la zona dove era carambolato il tunisino dopo l’incidente, i medici hanno rianimato il maghrebino. In litoranea sono state effettuate le operazioni di primo soccorso. Poi il pedone è stato trasportato all’ospedale di Eboli dove dal Pronto Soccorso è stato trasferito in Radiologia. Gli esami ai raggi X hanno scongiurato ferite agli organi interni. Il paziente è poi tornato in Pronto Soccorso per altri controlli. La litoranea conferma la sua pericolosità nel periodo estivo quando aumenta il volume dei veicoli di passaggio. Il rettilineo lunghissimo che attraversa la marina di Campolongo fino a Foce Sele, spinge molti automobilisti e molti motociclisti a lanciarsi in corse spericolate. Alle vittime di incidenti stradali, si aggiungono poi i braccianti che tornano in bicicletta dal lavoro. Oltre ai residenti di Campolongo che attraversano la litoranea per far rientro a casa dopo una giornata di lavoro.

Alcune rotatorie, costruite nel corso degli anni, hanno in parte “frenato” le corse degli automobilisti. Mancano le telecamere. Elemento investigativo fondamentale, come avvenuto nel caso di alcuni omicidi stradali, risolti solo grazie al lungo e certosino lavoro degli investigatori. Da anni i residenti chiedono il ripristino di un presidio di polizia alla Casina Rossa. Ma politici comunali e provinciali non riescono a dare risposte concrete. Lungo la litoranea si continua a correre. Dopo il tramonto, si aprono le “danze” per lo spaccio di droga e lo sfruttamento della prostituzione. Di recente, i pusher si sono spostati nelle traverse interne di Campolongo .

Stefania Battista