RAGGIRI IN CENTRO

Eboli, truffa fallita ai genitori di un politico

I malviventi imitano la voce della figlia e chiedono 3500 euro per un computer da consegnare

EBOLI - Sventata una truffa ai danni dei genitori di un ex assessore che abita lungo statale 19. I truffatori hanno imitato la voce della figlia che studia fuori città per vendere un computer da 3500 euro. Era un pacco, ovviamente. Il primo contatto era andato in porto. I truffatori erano riusciti a convincere il padre del politico a pagare l’ingente cifra. Quella voce di donna era imitata in maniera ingannevole.

Computer, consegna e pagamento erano già stati concordati. I truffatori hanno però commesso un errore. I tremila euro, chiesti nella prima telefonata, sono diventati 3500 euro nella seconda telefonata. A far saltare la truffa è stata la mamma dell’ex assessore che non si è affatto convinta che la figlia avesse effettuato un acquisto di tale portata senza avvertirla. Così, quando è arrivata la seconda telefonata, sempre con voce femminile che simulava quella della ragazza, e chiedeva altri 500 euro, rispetto alla prima istanza, la donna ha risposto: «Chiudi, che ti richiamo io».

Ovviamente, la figlia contattata telefonicamente non sapeva nulla di quello che stava succedendo. La prontezza di riflessi della donna ha dunque sventato la truffa. Ma quando il politico è giunto in caserma per sporgere denuncia ai carabinieri, ha scoperto che non erano le prime vittime del raggiro. A Eboli c’erano già stati altri casi realizzati con la stessa tecnica. Ai familiari è giunta una telefonata con la voce che simulava quella di un figlio assente e che chiedeva di consegnare una notevole somma di danaro a coloro che avrebbero portato a casa il pacco. In genere un costoso computer. I particolari della tecnica dei truffatori fanno riflettere su un paio di dati: della banda fa parte anche una giovane donna capace di camuffare la propria voce.

Probabilmente i malviventi conoscono bene le famiglie da raggirare, utilizzando l’escamotage del figlio che studia o lavora lontano da casa. Insomma si tratterebbe di un gruppo ben organizzato, sicuramente di italiani e probabilmente di persone che non hanno inflessioni dialettali tali da poter essere riconosciute al telefono. Negli ultimi tempi le truffe si stanno moltiplicando sul territorio della Piana del Sele ma, a quanto pare, le tecniche attuate sono sempre più complesse. Proprio qualche giorno fa i carabinieri sono riusciti ad acciuffare due truffatori provenienti dal napoletano che, però, prendevano di mira donne anziane, spostandosi tra comuni limitrofi. Le due vittime, infatti, erano una di Olevano e l’altra di Battipaglia. Ed anche in quel caso la seconda truffa è stata sventata dalla vittima predestinata che ha compreso l’inganno prima di cedere la somma che le era stata richiesta.

Qualche mese fa al rione Paterno, due truffatori riuscirono a fuggire, un terzo venne bloccato e rabbonito dagli inquilini di un condominio “vittima” di due truffe ai danni della stessa persona.

Stefania Battista