IL CASO

Eboli, stop dei giudici all'impianto Sarim

Affare rifiuti in area Pip, accolto il ricorso degli imprenditori

EBOLI - Nella battaglia a colpi di carte bollate sulla nascita di un nuovo impianto Sarim per lo stoccaggio e trattamento di rifiuti non pericolosi, un punto assegnato alle aziende dell’Area Pip. Il Consiglio di Stato, infatti, ha accolto il ricorso proposto da Motta spa, Di Canto spa, Napolitrans srl, Caseificio Tre Stelle srl, A.G. Real Estate srl, Sorrento Sapori e Tradizioni srl, Mirra & Co. di Ivan e Simone Mirra & C. sas, assistiti dall’avvocato Marcello Fortunato.

L’appello era contro la sentenza del Tar di Salerno che aveva respinto il ricorso, unificando quello incidentale e quello ordinario, sul parere acquisito “per silentium” in ragione del decorso del termine perentorio di trenta giorni da parte degli enti preposti, in particolare del Comune di Eboli, che sul punto ha pasticciato a lungo, tra pareri fatti passare per silenzio assenso e poi revocati in autotutela.

 

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