Pazienti in fila al Pronto soccorso, a destra il vetro rotto

LA PROTESTA

Eboli, spacca un vetro a pugni al Pronto soccorso

Attesa di ore per una visita, anche di una giornata per un referto. Pochi giorni fa l'ennesimo episodio di violenza

EBOLI - Il vetro sfondato al triage del Pronto soccorso, mercoledì pomeriggio, è l’ennesimo episodio di violenza che si registra in ospedale. E che dimostra la distanza tra il metaverso dove vivono e litigano i politici nel contendersi l’ospedale più grande e con più posti letto, e la realtà da incubo in cui si ritrovano i cittadini: «Ho fatto dieci ore di fila, senza ricevere alcuna prestazione. C’era solo un medico di turno al Pronto soccorso. È stato un incubo» racconta un avvocato ebolitano. In molti sono andati via, spazientiti. Per tornare in ospedale, il giorno dopo. Un paziente è andato su tutte le furie. E ha preso a pugni il vetro dell’accettazione, fino a sfondarlo. Al Pronto soccorso è intervenuta il vigilantes a riportare la calma.
La distanza tra il metaverso sanitario di De Luca, Sosto, Conte e Francese e la realtà che vivono i cittadini all’ospedale di Eboli è raccontata dalle barelle con i pazienti posizionate nei corridoi del Pronto soccorso. La politica litiga sull’ospedale unico, la gente soffre e si dispera. Sperando di non morire per la carenza di medici.

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