PERIFERIE SENZA ELETTRICITA'

Eboli, salta la corrente: prigionieri dei disagi

Ancora blackout: esplode la furia di residenti e imprese, nel mirino l’Enel

EBOLI - Da qualche parte, i cancelli automatici restano spalancati, e nessuno può chiuderli. Da qualche altro lato, i cancelli automatici restano chiusi, e nessuno può riaprirli. E non si può uscire di lì. Le case diventano prigioni, all’interno delle quali gli ebolitani sono ostaggio del blackout. Intrappolati nell’enclave del Medioevo, in località Santa Chiarella, dove di manodopera Enel, finora, se n’era vista poca. Poca come la corrente elettrica che, in questi giorni, viene erogata alle case e alle fabbriche. L’ultimo episodio risale a lunedì scorso. Intorno alle 17, la rete elettrica dell’area rurale ebolitana, che ospita pure parecchie fabbriche, ha smesso di servire il quartiere. Per quasi un’ora, tra Santa Chiarella e l’area industriale, il tempo s’è fermato. Gli operai sono usciti dalle aziende, gli impiegati hanno assistito inermi allo spegnimento dei personal computer. Ne hanno approfittato per fumare una sigaretta, ma quando, alle 17, si perde un’ora di lavoro, l’intero ciclo della produzione è radicalmente compromesso. E chi fa impresa lo sa bene. E se ne accorge alla fine della giornata, quando i blackout rallentano i volumi produttivi. C’è chi ha sollevato la cornetta, per fare un colpo di telefono ai tecnici di Enel. (re.pro)

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