IL CASO

Eboli, salma bloccata: l’agenzia non ha i requisiti

Doccia fredda per i familiari che hanno dovuto rivolgersi ad una società coi parametri necessari

EBOLI - «Riportate indietro la salma, l’agenzia funebre non è autorizzata ». Sono rimasti di sasso, i familiari di un anziano ebolitano quando dall’ospedale è stato negato il nulla osta al funerale: «Noi ci siamo adeguati alle indicazioni del Comune. Ci hanno detto che quell’agenzia funebre non ha i requisiti per operare sul territorio. E ci siamo adeguati, facendo rispettare la legge». La famiglia del defunto non si è data pace. Ma l’indicazione del Comune era perentoria: «Riportate la salma indietro». La famiglia del defunto ha chiesto ai dipendenti dell’obitorio dell’ospedale quale soluzione adottare. «Chiamate un’altra agenzia, altrimenti la salma resta in obitorio».

Sorpresa per molti, ma non per tutti. Soprattutto per i vigili urbani. L’agenzia senza requisiti è stata più volte “ispezionata” dai caschi bianchi, in alcuni funerali tenutisi nei mesi scorsi. Quando i caschi bianchi arrivavano sul sagrato della chiesa dov’era in corso il funerale, i “collaboratori” dell’agenzia (i cosiddetti becchini) fuggivano via a gambe levate. La scena si è ripetuta due volte. Al terzo funerale, a fuggire via è stato proprio il titolare dell’agenzia funebre. I vigili hanno chiuso il cerchio così da arrivare al ritiro dell’autorizzazione. Intanto, i familiari della vittima, “navigando” col cellulare su internet, hanno trovato un’agenzia suppletiva. Il funerale è stato fatto. Con sei ore di ritardo. Con la legge regionale approvata nel 2018, le agenzie funebri devono mettere in regola i propri collaboratori (stipendio mensile, assicurazione e contributi), devono munirsi di un carro funebre di proprietà. L’obiettivo è togliere dal mercato, “imprenditori” improvvisati. Ma soprattutto di evitare episodi di sfruttamento e di lavoro nero.

(s.b.)