AMBIENTE

Eboli, rifiuti in area Pip: c’è l’ok della Regione

Lo stabilimento di 10mila metri quadri sarà costruito dalla “ Sarim”. Il Comune era contrario ma il parere è arrivato tardi

EBOLI - Mentre nei pressi della caserma militare di Persano si protesta contro l’arrivo dei container con i rifiuti rispediti in Italia dalla Tunisia, la regione Campania autorizza un nuovo impianto per il trattamento dei rifiuti nella piana del Sele. Non a Serre o Persano, ma nell’area Pip di Eboli, ancora sotto choc per l’incendio al capannone industriale del Consorzio Jonico Ortofrutticolo. Un altro impianto di trattamento rifiuti vedrà la luce, quindi, nell’area industriale di Pezza Grande. A chiedere l’autorizzazione alla Regione Campania è stata la società Sarim che ha inviato tutta la documentazione ritenuta necessaria alla Uod regionale per uno stabilimento di circa 10mila metri quadri. La Sarim gestisce da 15 anni la raccolta dei rifiuti nel comune di Eboli.

L’impianto che andrà a costruire tratta rifiuti non pericolosi. L’autorizzazione è stata rilasciata dalla Regione Campania nonostante il parere sfavorevole del Comune di Eboli. Parere che sarebbe giunto, però, dopo la data prevista per la Conferenza dei Servizi, sebbene confermasse quanto già comunicato dall’ente locale in una fase precedente del procedimento. Risultato assente alla convocazione, infatti, a causa di un impedimento del funzionario incaricato, è stato ritenuto consenziente. Silenzio assenso, insomma, da parte dell’ente di via Ripa. Il successivo parere negativo, inviato per iscritto tre giorni dopo la data della conferenza è per la Regione “illegittimo” perché non reso durante la conferenza. Una conferenza a cui non ha partecipato neppure l’Asl e la Provincia di Salerno. Per l’Arpac, invece, è tutto in regola. La Sarim, quindi, a meno che non si riesca ad intervenire per le vie legali, potrà costruire l’ennesimo impianto in una zona che, solo a parole a quanto pare, è stata dichiarata satura e dove la stessa Regione aveva assicurato che non avrebbe autorizzato alcun altro impianto di trattamento rifiuti.

Nel provvedimento di autorizzazione naturalmente vi sono le consuete prescrizioni di tutela ambientale: non si potranno produrre odori né immettere aerosol o polveri nell’atmosfera, gli scarichi dovranno essere controllati e smaltiti secondo le norme. Insomma tutte le precauzioni che fino ad ora sono rimaste quasi sempre solo sulla carta. Motivo per cui il nuovo impianto non sarà accolto bene dalla popolazione. Sulla vicenda si era espresso negativamente anche il consiglio comunale. In città, intanto, si moltiplicano le segnalazioni dei cittadini sull’erba che cresce intorno ai tronchi degli alberi.

Nella zona dell’ospedale la situazione è diventata insostenibile, così come in molte strade del centro. Nel frattempo, però, continua la potatura degli alberi e la cura del verde pubblico. Se da una parte appare evidente la volontà di tutelare e rimettere in sesto il patrimonio arboreo della città, dall’altra appare evidente il ritardo nel ripulire l’erba che cresce in centro.