SANITA'

Eboli, ospedale in difficoltà: chiusi due reparti

I primari sospendono le attività per mancanza di personale: a peggiorare la situazione la recrudescenza del Covid

EBOLI - Mancano i medici, chiudono due reparti. Nel giro di poche ore, prima Chirurgia, poi Malattie Infettive hanno issato bandiera bianca. Stop a ricoveri e a prestazioni sanitarie. Con una nota ai vertici dell’ospedale, ai dirigenti del 118 e al Pronto soccorso, i primari Giovanni Glielmo e Grazia Russo hanno interrotto tutte le attività. Mancano i medici. Sono malati. Qualche camice bianco pare sia stato colpito dal Covid e sia a casa in isolamento. È stato forse il virus che tiene in scacco il mondo intero dal 2020, l’ultima goccia, quella che ha fatto traboccare un vaso vuoto. La crisi di personale, almeno in chirurgia, era nota ai dirigenti dell’ospedale dal 2018. Anno di salti mortali, lì come in altri reparti. Ad agosto, in un clima d’afa e di vuoto nei corridoi dell’ospedale, il primario Glielmo stracciò i biglietti già acquistati per andare in vacanza e rimase nel reparto a garantire la continuità assistenziale. Parola bruttissima, di un grigiore burocratico, che racconta l’essenza di un ospedale: una “fabbrica” che non chiude mai, né in estate, né a Natale e Capodanno, che cura i malati in ogni ora dell’anno, a prescindere dal censo e dalla nazionalità. 


(f.f.)

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