IL FATTO

Eboli, numeri civici: è caos nel centro storico

La denuncia dai residenti: «Alcuni mancano o sono saltati e non c’è sequenza». Chieste anche piastrelle adeguate al luogo

EBOLI - Abbellire il centro storico anche grazie a piccoli gesti, come quello di renderlo più vivace con dei disegni o uno stemma del Comune sui numeri civici. La proposta è del residente Pio Di Ciao , sempre attento al rilancio del borgo antico. Sostiene Di Ciao che ci sono stati anche degli errori nella numerazione come in via Giudice: «hanno saltato dei numeri dispari e ho comunicato il disagio. Poi per abbellire i numeri civici ho per esempio creato un numero 2 in ferro che ho inserirò sopra il classico numero 2 su una piastrella di plastica».

Di Ciao sostiene e chiede: «la disposizione dei numeri civici da chi è partita e qual è la motivazione? Un piano di rivalutazione! Il decoro del nostro amato Centro antico non si può risolvere con un semplice numero civico, penso che con l'aiuto del Liceo Artistico, alunni e professori, si poteva realizzare un'immagine creativa e originale». I disagi si avvertono anche per la consegna della corrispondenza. Prendiamo esempio, aggiunge Di Ciao: «non dalle grandi città con centri storici, ma bensì da un paese a sei chilometri da Eboli, Campagna. Su tutti gli stabili, sia al capoluogo sia al Quadrivio, sul numero civico è ben visibile lo stemma e la città. La sicurezza delle strade periferiche è stato un atto doveroso da parte dell'amministrazione guidata dal sindaco Mario Conte come la sicurezza della città, risse e assembramenti davanti ai bar. Giustamente si è pensato di abbellire l'agorà principale, trascurando altre piazze, in particolare quella di Porta Dogana ».

I residenti del Centro antico, continua Di Ciao: «dal mese di luglio aspettano con molta pazienza il contenitore per la raccolta di olio esausti. L'unico in tutto il Centro antico è stato rimosso. Non si conosce la motivazione. Nonché il ripristino delle vecchie fontane esistenti, piazza San Francesco, via don Vincenzo Catoio, via Antonio Giudice e il vecchio lavatoio in piazza Porta Dogana ». Richieste prese già in considerazione dagli assessori alla sicurezza Antonio Corsetto e dal vicesindaco Vincenzo Consalvo. Quest'ultimo ha confermato che subito dopo questa settimana di festività: «verificheremo quanto chiesto dal residente del Centro storico con il collega Corsetto e l’ufficio competente. Convocheremo poi una riunione a cui lo inviteremo insieme ad altri cittadini per cercare di dare una risposta concreta alle esigenze di chi e quindi siamo disponibili a verificare come rendere più gradevoli numeri civici e in generale riqualificare il borgo antico».

Antonio Elia