L'ACCOGLIENZA NEGATA

Eboli, no a 52 bimbi profughi. La Lega: bravi 

La decisione in commissione e poi l’incontro con gli uomini di Salvini

EBOLI. Extracomunitari sì extracomunitari no: il dilemma sta accendendo il dibattito politico ad Eboli a partire soprattutto dalla questione delle richieste per l’apertura di nuovi centri. E così Eboli sta passando da città dell’accoglienza a città che non vuole ospitare neanche bambini profughi. La commissione sicurezza, urbanistica, ambiente e lavori e pubblici, infatti, nella riunione di qualche giorno fa ha detto con chiarezza no ad altri centri sul territorio cittadino, a partire anche da quello previsto in contrada La Storta-Papa Leone che dovrebbe dare ospitalità a 52 minori.
Contro il progetto si sono di fatto schierati tutti, dal Pd - «il no «è stato unanime», ha spiegato il capogruppo Pasquale Infante - a Forza Italia, dall’Udc - «i nostri figli, i nostri nipoti, non comanderanno più nulla. Saranno i neri a dettare legge», ha sostenuto Giuseppe La Brocca, capogruppo dell’Udc, a Casa Pound. E al no che ha stracciato otto progetti di ospitalità, è arrivato naturalmente il plauso della Lega: Vincenzo Albano, segretario cittadino di “Noi con Salvini premier”, e il vicecoordinatore regionale, Mariano Falcone, hanno espresso la loro soddisfazione direttamente al sindaco Massimo Cariello durante un incontro: «Il sindaco, al quale va il nostro plauso, a nome dell’amministrazione - si legge in una nota - ha assicurato che non un solo immigrato sarebbe arrivato a Eboli».

Antonio Elia
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