Eboli, movida violenta: feriti due giovani

EBOLI - Movida di sangue, aggredite due persone. A farne le spese sono un ingegnere con la passione per la radio e per la musica live. In ospedale è finito anche un uomo di colore, per le lesioni riportate al viso. Erano le 21:30 di mercoledì sera quando un pregiudicato ha fatto irruzione in un bar di via Nobile e ha malmenato l’ingegnere dj. L’uomo era alla consolle e non immaginava di essere l’obiettivo della violenza cieca che si è scatenata pochi minuti dopo. Il dj è stato colpito più volte finché non sono intervenuti gestori e avventori del bar. Sulla vicenda sono al lavoro i vigili urbani di Eboli. L’indagine è quasi conclusa. Gli investigatori avrebbero già identificato il responsabile del pestaggio. Si tratta di un 35enne ebolitano con molteplici denunce per lesioni.

Una persona ricoverata più volte in centri psichiatrici, protagonista di un numero enorme di aggressioni in città ai danni della polizia municipale, dei commercianti e dei medici del dipartimento di igiene mentale. I caschi bianchi attendono la denuncia del dj malmenato. Altrimenti non potranno procedere. In ospedale, mercoledì sera, è stato medicato un marocchino 29enne colpito al volto da più persone a lui note. Il ragazzo di colore, residente in via Cesare Battisti, è stato sottoposto alle radiografie al Maria Santissima Addolorata. La prognosi non è preoccupante. Resta la scia di violenza a destare allarme in città. La zona più preoccupante, per ora, resta via Madonna del Soccorso dove da 40 giorni si fronteggiano due gang di spacciatori. Ci sono poi alcune piazze rissose (Pezzullo) o incivili (Ambrosoli) dove i giovani si esaltano negli schiamazzi notturni e nel gettare cartoni di pizza a terra. Nei giorni scorsi, i carabinieri hanno denunciato quattro pusher protagonisti della rissa al bar Amendola. In carcere sono finite invece due spacciatrici recidive, sorprese a vendere droga in piazza della Repubblica. La violenza degli ultimi giorni annovera due rapine ai danni di un barista (800 euro) e di un imprenditore (12mila euro) del settore carburanti.

Stefania Battista