PIATTI INDIGESTI

Eboli, intossicati al matrimonio: corsa in ospedale

Due ragazzi dopo un banchetto nuziale hanno chiesto aiuto ai medici del Pronto Soccorso

EBOLI - Matrimonio con intossicazione alimentare. Sono finiti in ospedale, due ospiti di una cerimonia nuziale. Dolori addominali, nausea e dissenteria. I sintomi di un problema alimentare si sono presentati dopo il tramonto. Prima fermata alla guardia medica di Capaccio. Passaggio successivo all’ospedale di Eboli. La scena non è passata inosservata. In breve, intorno al nosocomio, sono arrivate decine di persone vestite in maniera affettata. I medici del servizio di emergenza si sono affrettati a gettare acqua sul fuoco: «Sono solo due i pazienti che stiamo trattando. Tutti gli altri sono accompagnatori che non hanno chiesto assistenza medica». L’allarme è quindi rientrato presto. I dolori per i due giovani ospiti, è durato molto di più. Ai partecipanti al banchetto nuziale è stata somministrata una flebo. Dopo un paio d’ore, è proseguita la cura endovenosa che nel cuore della notte ha sortito gli effetti sperati: «Nel periodo primavera - estate siamo abituati a queste scene. Tra matrimoni e piatti cucinati in casa, ricoveriamo spesso persone per lievi intossicazioni ».

Mentre gli sposi partivano per il viaggio di nozze, i due ospiti rientravano a casa con una diagnosi perentoria: pasta in bianco e cibi leggeri per dieci giorni. Niente latticini, niente fritti, niente piatti succulenti. Il meglio della cucina mediterranea, per i due giovani intossicati, sarà solo un ricordo per i prossimi giorni. Destò molta più preoccupazione un’intossicazione alimentare, sempre estiva, avvenuta nell’agosto del 2017. In quell’occasione in ospedale finirono 24 persone che avevano partecipato a una promessa di matrimonio. Il locale venne segnalato all’Asl e ai Nas, mentre i pazienti venivano dirottati verso gli ospedali di Eboli e Battipaglia. In quell’occasione, infatti, il 118 fu costretto a separare gli intossicati per non ingolfare i pronto soccorso. I partecipanti al banchetto più gravi vennero mandati a Eboli dove furono sottoposti all’attenzione dei medici di malattie infettive e ad altri specialisti. L’intossicazione di quattro anni fa ebbe un’eco molto vasta tanto da scuotere gli organi investigativi sia sanitari che militari. Per i sanitari, invece, non fu una sorpresa. La variazione della temperatura provoca questi problemi. Così come alcuni acquisti a “buon” mercato.