BRACCIO DI FERRO

Eboli, imprenditori al Tar contro la stangata

Il ricorso di sei aziende per annullare i decreti ingiuntivi firmati dal Comune dopo le elezioni: 15 euro a metro quadro

EBOLI - Oneri di urbanizzazione, gli imprenditori dell’area Pip sono pronti a dare battaglia. Quelle cifre esorbitanti, chieste dal comune di Eboli, finiranno davanti ai giudici del Tar di Salerno. Di pagare quelle somme, ritenute esorbitanti e non dovute, non ne vogliono sapere. Da qui nasce il ricorso al Tar. Il Comune darà battaglia, pochi giorni fa si è costituito in giudizio. Finora sono sei le cause intentate dinanzi al Tar. E solo per queste “vertenze”, le cifre ammontano alla a 700mila euro. Le richieste di pagamento del Comune, secondo gli imprenditori, non hanno tenuto conto di quanto effettivamente è accaduto negli anni. A cominciare dalla richiesta fatta all’atto dell’insediamento secondo cui i terreni industriali sarebbero costati solo 10 euro al metro quadro. Ma man mano che il tempo passava il conteggio è stato aggiornato. Fino a giungere a oltre 47 euro.

L’ex presidente del Consorzio Pip, Giovanni Gagliardo , spiega: «Abbiamo fatto diverse riunioni, spiegando il nostro punto di vista. Abbiamo chiesto di verificare i conteggi. Ma da via Ripa ci hanno chiesto di restituire anche le cifre che il Comune non ha mai speso di tasca propria, compreso i contributi a fondo perduto (circa tre milioni) e quelli regionali, altri 2,4 milioni. A tutto questo hanno aggiunto anche i costi per la costruzione di strade che non hanno mai servito la zona industriale come quella di Festola».

La questione degli oneri di urbanizzazione in area Pip ha creato un lungo braccio di ferro tra imprenditori e amministrazione comunale. Le ultime discussioni con l’ex sindaco Cariello era state vivaci, ma il primo cittadino aveva assicurato che avrebbe tenuto conto delle esigenze e dei rilievi degli imprenditori. Così non è stato. A novembre 2020, dopo le elezioni e il terremoto giudiziario che ha travolto il primo cittadino, dal Comune sono partiti gli avvisi di pagamento. Senza gli sconti promessi dai politici. La querelle ora approda in Tribunale. A difendere il folto gruppo di imprenditori ebolitani l’avvocato Marcello Fortunato . Il legale punterà, innanzitutto, su una sospensiva che possa bloccare le pretese del Comune in attesa di un giudizio di merito. «Sono fiducioso – dice Gagliardo – che il Tar prenda in considerazione le nostre ragioni. Per alcuni di noi si tratta di somme davvero importanti in un momento difficile come questo». In diverse occasioni l’ex sindaco e i suoi assessori avevano promesso che gli oneri di urbanizzazione non avrebbero superato i 7 euro a metro quadrato. Il riconteggio fatto dai dirigenti comunali erano diverse. Le cifre erano raddoppiate. Ora sarà il Tar a decidere il prezzo giusto.

Stefania Battista