Eboli, guerra aperta agli evasori

Il sindaco Melchionda denuncia: «Un cittadino su due non paga i tributi»

EBOLI. Il sindaco Melchionda ai microfoni di radio Assomusicart risponde alle domande e dice, in primis, che non sarà tra i candidati alle primarie del Pd. «Può sembrare che non si stia facendo nulla – dice- ma questo non è vero vista anche la situazione che abbiamo trovato che non è certo quella che ci si aspettava».

Diverse le domande fatte da Carlos Mandia sull’inaugurazione dell’Outlet Cilento ed il futuro del commercio. Poi si è toccato un tasto importante come il futuro dell’Ises da tempo oggetto di discussione da parte dell’opposizione per quanto riguarda le autorizzazioni di agibilità della struttura. Su questo il sindaco ha ribadito che al momento la proprietà non ha trovato alternative per una nuova location in quando è fermo il progetto di Santa Chiarella. L’amministrazione ha concesso il beneficio di agibilità momentanea per salvaguardare cento posti di lavoro.

Le domande si sono spostate sulla problematica della raccolta differenziata. Nonostante si sia raggiunta una quota pari al 40 per cento esistono ancora gravi difficoltà per il mancato senso civico di molti cittadini che non effettuano la differenziata. Alla domanda inerente il decreto salva comuni approvato nell’ultimo consiglio comunale e gli investimenti in opere pubbliche, gli è stato chiesto quale sacrifici dovranno affrontare per i prossimi dieci anni gli ebolitani.

Il sindaco è stato netto: «Il problema esiste». È stata trovato una situazione economica disastrosa con debiti fuori bilancio per la metanizzazione “Mazzitelli”, la questione Aracne, e l’Area Pip. Poi il 45 per cento dei cittadini non paga i tributi. Per le opere pubbliche ha puntato le attenzioni sul progetto di via Fratelli Adinolfi, dove la società incaricata dei lavori è fallita e circa 60 acquirenti dei box ora rischiano i propri acconti già versati.

Sergio Macellaro

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