IL CASO

Eboli, due ore in coda all'ospedale: scende dall'ambulanza e va dai carabinieri

Un solo medico di turno e caos al Pronto soccorso: l'ira di un paziente di Capaccio

EBOLI - Lunedì nero in ospedale. L’ennesimo. Per carenza di personale al Pronto soccorso. Per carenza di spazi, al parcheggio multipiano. Per un computer in tilt, all’ufficio ticket. La piazza dell’ospedale, ieri mattina, somigliava a una cartolina da Bombay. Tutti in fila, per ore, per tutta la mattinata. La scena clou si è verificata al Pronto soccorso. A raccontarla è un operatore del 118: «Eravamo in ospedale da un’ora e mezza. Il paziente cardiopatico è di Capaccio. Doveva essere visitato. Purtroppo nel Pronto soccorso c’era un solo medico di turno. A un certo punto, l’uomo è uscito dall’ambulanza ed è andato via». 

Trascorsi novanta minuti, il paziente si è tolto la flebo dal braccio, ha mandato il sistema sanitario (alias dirigenti e medici dell’Asl) a quel paese e ha lasciato l’area dell’ospedale, minacciando di recarsi in caserma, dai carabinieri, per denunciare gli aiuti negati dal nosocomio.

 

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