IL FATTO

Eboli, cadavere da 3 mesi in obitorio: è giallo

I sospetti della Procura che ha vietato il rimpatrio in Moldavia

EBOLI - Da tre mesi è in obitorio, custodita in una cella frigorifera. Una donna moldava di 41 anni ancora non ha trovato degna sepoltura. In ospedale, a Eboli, hanno perso la pazienza. Gli addetti ai lavori hanno chiamato in tutti gli uffici. Prima al comune di Eboli, poi ad Altavilla Silentina, dove la vittima aveva la residenza. La storia di ordinaria burocrazia italiana pare sia giunta alla fine. Pare. «Abbiamo avvisato entrambi i Comuni- raccontano in ospedale- speriamo qualcuno venga a prendere la salma per seppellirla ».

Il rimpallo. Il comune di Eboli, in verità, non può intervenire per la sepoltura visto che la donna è residente ad Altavilla Silentina. Eboli potrebbe anche procedere in danno. Organizzare il funerale con la tumulazione e poi presentare il conto al Comune confinante. Ma finora non l’ha fatto. Funerale e sepoltura spettano senza dubbio al comune di Altavilla Silentina che, dopo tre mesi, pare sia riuscito a completare l’iter per dare una degna sepoltura alla 41enne moldava. Il tempo trascorso è davvero tanto. Nemmeno la fine del lockdown ha semplificato la procedura.

Il nulla osta. Il nulla osta è arrivato. Uno spiraglio, a quanto pare, c’è: «Stiamo facendo il possibile per raccogliere dei fondi da utilizzare per le esequie della donna moldava tragicamente e prematuramente scomparsa. Sappiamo bene che spetta al comune di Altavilla Silentina provvedere ad organizzare il tutto e a dare una degna sepoltura alla cittadina che il nostro paese aveva accolto e quindi garantiamo che, nel giro di pochi giorni, la salma sarà finalmente portata via dall’obitorio ebolitano per essere sepolta. Ci sono stati dei problemi burocratici che ci hanno impedito di avere il nulla osta» spiega Francesco Cembalo , vicesindaco di Altavilla Silentina. Le indagini. Non sono concluse. Il corpo della donna, infatti, non potrà essere rimpatriato ma solo sepolto in Italia, ad Altavilla Silentina. Rimpatrio vietato dal pm Bianca Rinaldi , delle procura di Salerno. La decisione ha sorpreso tutti in paese. C’è il nulla osta per la sepoltura, ma non per il rimpatrio. È assai probabile, quindi, che in Procura non credano all’ipotesi della morte naturale, provocata dalla caduta accidentale.

La donna. Originaria della Moldavia, la 42enne viveva come badante a Borgo Carillia, frazione di Altavilla Silentina dove, il sei marzo scorso, è stata ritrovata morta. Il corpo senza vita di Snejana B., fu scoperto nel bagno di un’abitazione. Dalle prime indagini venne stabilito che le cause di morte era accidentali. La vittima sarebbe caduta in bagno mentre tentava di uscire dalla vasca. La salma fu trasportata presso l’obitorio dell’ospedale Maria Santissima Addolorata di Eboli. Nonostante siano passati tre mesi, il funerale non è stato ancora celebrato. Il comune di Altavilla ha ottenuto il via libera, pochi giorni fa. Ma solo per la sepoltura nel suo territorio. La salma non può essere rimpatriata.

La colletta. I fondi da utilizzare per le esequie della donna moldava sono stati raccolti. «Ci siamo rivolti a un’associazione che assiste gli extracomunitari, abbiamo fatto una colletta. Ormai ci siamo, a giorni procederemo con la sepoltura » conclude Cembalo. Un’agenzia funebre ebolitana ha offerto di organizzare il funerale a un prezzo molto economico: 800 euro. Risolta la pratica burocratica si apre ora il giallo sulla sepoltura: obbligatoria ad Altavilla e con divieto di rimpatrio.

Alessandra Pazzanese