LA VIOLENZA

Eboli, barista accoltellato da coppia di anziani

Il proprietario del locale Pigal colpito al volto con una lama di piccole dimensioni dopo non aver risposto ad una domanda

EBOLI - “Mario, Mario, hanno accoltellato a Mario”. Erano le 21:30 di ieri sera quando gli avventori del bar Pigal, lungo il viale Amendola, hanno lanciato l'allarme. Mario è il proprietario del locale da poco rinnovato. E' stato colpito tra il naso e l’occhio. I medici del 118 lo hanno trasferito in ospedale per verificare i danni, nella speranza che non ci siano lesioni permanenti. Il barista non sarebbe in pericolo di vita.

Nel locale, ieri sera, è entrata una coppia di anziani. Hanno chiesto di una signora. Volevano sapere il nome, la residenza. Chi fosse e dove vivesse. Si sono rivolti a Mario. In tono anche concitato. A voce molto alta. Mario avrebbe risposto di non conoscere la donna. La risposta avrebbe indignato i due anziani. Uno dei due avrebbe afferrato un coltello di piccole dimensioni e avrebbe ferito Mario al volto. La lesione tra naso e occhio ha allarmato i clienti presenti. Immediato l'allarme lanciato ai carabinieri che si sono precipitati in zona, mentre i medici del servizio di emergenza territoriale soccorrevano il barista. I militari hanno raccolto le dichiarazioni dei presenti: «Era una coppia anziana, vive nel quartiere, passano spesso da qui» ha dichiarato una signora a passeggio con il cane. I militari si sono accertati dello stato di salute del barista, poi hanno iniziato la caccia alla coppia di anziani. I due ora rischiano una denuncia per lesioni. Se il quadro clinico di Mario dovesse peggiorare, cambierà ovviamente anche l'ipotesi di reato ai danni dei due anziani. I carabinieri, coordinati dal capitano Emanuele Tanzilli , dovranno verificare chi dei due anziani ha sferrato il colpo al viso del barista. All'altra persona verrebbe contestato un concorso di colpa. Le indagini sono alle prime battute. Per ora si sta cercando di capire le lesioni effettive riportate dal barista aggredito.

Ieri sera la notizia è rimbalzata di bar in bar, da un locale all’altro. Decine di giovani si sono fermate nei paraggi del bar Pigal, nel notare i lampeggianti dell’ambulanza e quelli dell'auto dei carabinieri. Il barista è stato trasferito in ospedale mentre i carabinieri sono rimasti all’interno del locale per cercare prove a carico degli aggressori e raccogliere testimonianze contro la coppia di anziani. Il clima in città si era rasserenato, dopo le sparatorie tra spacciatori, al rione Pescara, costatate la vita a

Mario Solimeno , l’artigiano 29enne. Nei pressi del bar Pigal, in piazza Carlo Levi, era stato rapinato uno spacciatore a ottobre. Bottino da 6.500 euro. L'atto di violenza era comunque collegato alla contesa per le piazze dello spaccio di droga. Poi non si sono verificati altri episodi di violenza. Bulli e vandali hanno in parte rovinato la vigilia di Natale, con il furto del presepe a Santa Maria della Pietà e dopo aver trasformato molti angoli della città in orinatoi pubblici. Temendo gesti di violenza e di ubriachezza molesta, i vigili urbani avevano invitato i proprietari dei bar a munirsi di vigilanza privata in occasione del brindisi del 24 dicembre. Le “danze” infatti si aprono alle 11 di mattina e proseguono per tutta la giornata.

Ieri sera, l'ultimo fatto di sangue, in una città più preoccupata (di recente) dei furti in casa e nelle auto. L’accoltellamento del barista rilancia le polemiche sull'ordine pubblico. Le telecamere comunali sono tornate a rappresentare un mistero. Funzionano, non funzionano? Sono poche o sono sufficienti a coprire il territorio comunale? Dopo i primi trionfali annunci, dagli uffici comunali del sindaco e dei suoi collaboratori non sono stati più diramati commenti sull’utilizzo e sulla funzionalità della videosorveglianza.