LA GRANDE PATTUMIERA

Eboli, area Pip: ok a un altro impianto di rifiuti

Nonostante il divieto imposto dal Comune, la Regione Campania ha autorizzato Sarim alla costruzione del capannone

EBOLI - Altri camion, altri rifiuti. La regione Campania ha autorizzato un nuovo impianto. Sorgerà nella zona industriale di Eboli. Il consiglio comunale, anni fa, si era messo di trasverso. Troppo tardi. L’impianto si farà. Perchè la Sarim, la società che ha chiesto l’autorizzazione, ha presentato il permesso a costruire prima dell’approvazione del divieto. In sostanza, spiegano alla Regione, quando Cariello e soci hanno detto stop ai rifiuti in zona industriale, era troppo tardi. La famiglia Bardascino , titolare della Sarim, si era già prenotata. Era andata in Comune, aveva consegnato le carte. Aveva atteso i permessi, incassando un parere negativo dall’ente di via Ripa. Poi erano intervenuti i politici. Per alzata di mano, in aula consiliare, avevano votato tutti il loro no ai rifiuti. Stop all’umido, al secco indifferenziato, stop a tutto quello che viene catalogato come rifiuto. Troppo tardi, ha risposto la Regione Campania. La conferenza di servizio si è conclusa a favore della Sarim. In comune, la notizia è arrivata pochi giorni fa. A leggere le motivazioni, i dirigenti del settore ambiente e avvocatura, hanno strabuzzato gli occhi.

Il ricorso al Tar? Deve deciderlo il commissario prefettizio. Ma sarà una battaglia persa, lasciano intendere a Palazzo di Città. Le motivazioni della Regione Campania sono fondate. Questione di tempistica. Bardascino e la Sarim sono stati più veloci dei propositi ambientalisti dei politici. Battaglia chiusa? A inizio ottobre si vota. E il futuro sindaco si troverà a dover gestire questa prima patata bollente. «Non si tratta di umido ma di secco indifferenziato» precisano nelle stanze comunali. Magra consolazione. Nell’uscita autostradale ridotta a un imbuto- budello, arriveranno altri camion. Oltre a quelli diretti all’ex Stir, ci saranno quelli diretti all’impianto Sarim. Code sempre più lunghe. Ingorghi tutti i giorni. Caos traffico. Inquinamento ambientale. E altri rifiuti nella piana del Sele. E della spazzatura. Tra siti pubblici e privati, le zone industriali di Eboli e Battipaglia sono una mega pattumiera. Tutto lecito, nessun pericolo. A meno che non scoppi un incendio, come è spesso avvenuto di recente. Fausto Vecchio , presidente del consiglio comunale all’epoca dell’approvazione del regolamento contro gli impianti di rifiuti, ricorda: «Noi ci opponemmo perchè Eboli è un territorio saturo. Avevamo ospitati i rifiuti negli anni Novanta, i rifiuti a Coda di Volpe. Abbiamo il compostaggio. Il problema è che manca un piano regionale. Quanti impianti sono necessari? Dove vanno costruiti. Si faccia una discussione con i Comuni interessati».