VIOLENZE E MINACCE

Eboli, al Molinello auto in fiamme e furti in casa

Notte di follia di un pregiudicato 40enne che ha bruciato la vettura del padre e ha tentato di aggredire i carabinieri

EBOLI - Una notte di “tregenda” al rione Molinello. Tra incendi di auto, minacce e furti. A scatenare “le danze” ancora una volta Antonio M., il 40enne ebolitano le cui intemperanze preoccupano sempre più i suoi concittadini. L’uomo, infatti, preso dall’ennesimo raptus, ha dato fuoco all’automobile del padre, poi, non contento, all’arrivo dei vigili del fuoco e dei carabinieri ha cominciato a inveire contro i militari, con minacce verso le forze dell’ordine. Mentre i caschi rossi spegnevano il rogo, prima che il rogo colpisse altre auto, Antonio M. ha deciso di passare dalle parole ai fatti. Salito nella propria abitazione si sarebbe armato di alcuni coltelli. Ma una volta tornato in strada, ha trovato ad attenderlo ben quattro pattuglie dei carabinieri. Circondato dai carabinieri, il 40enne ha desistito dal suo intento e si è allontanato. Ma non contento di quanto aveva appena combinato ha proseguito il suo sfogo sui social.

Ancora una volta ha utilizzato il web per diffondere minacce alle forze dell’ordine, questa volta non solo nei confronti di carabinieri e polizia, ma persino di una agente della penitenziaria e di una magistrato che, secondo lui, sarebbe stata colpevole di averlo fatto condannare in passato e richiudere in un ospedale psichiatrico. Le sue minacce, insieme agli episodi di aggressione portati a termine finora, sono piuttosto circostanziate e farebbero pensare ad una sorta di vendetta che l’uomo sarebbe prossimo a mettere in atto. Antonio M. ha anche precisato che non avrebbe remore ad utilizzare “i suoi metodi” anche con le donne.

Finora sono nove le persone contro cui ha indirizzato le minacce. In vent’anni, Antonio M. è stato protagonista di un gran numero di aggressioni. Ha malmenato diversi vigili urbani, alcuni anche più volte. Ha ferito una consigliera comunale, ha minacciato e pestato a sangue (più volte) il gestore di una scuola guida, ha colpito un barbiere. Ha accoltellato uno dei rampolli del clan Maiale, con ferite da striscio. Si è accanito contro un negozio di abbigliamento cinese. Ha tentato di incendiare l’auto dei medici all’Igiene Mentale. Ha minacciato diversi camici bianchi. È stato in carcere, poi in custodia attenuata nel carcere di Eboli. È stato in cura in centri specializzati. Le forze dell’ordine non hanno intenzione di stare a guardare, la Procura è stata informata degli ultimi episodi, minacce comprese. Il fascicolo sulle “bravate” di Antonio cresce di ora in ora. Secondo gli inquirenti il profilo psicologico dell’uomo, redatto a suo tempo dall’Asl, sarebbe ormai superato. Ma non ci sono state solo le “imprese” di Antonio M. a rendere difficile la notte appena trascorsa nel quartiere del centro cittadino.

Al rione Molinello è tornato l’allarme furti. Sono tre le case “svuotate” negli ultimi giorni. Non di notte, ma di sera, quando gli inquilini si allontanano per una breve passeggiate. La tecnica è sempre la stessa. I ladri entrano dalle finestre, dopo aver rotto il vetro. Il bottino raccolto, però, non è stato in denaro o preziosi. Sono stati trafugati soprattutto computer e televisioni. Anche su questi raid i carabinieri di Eboli, al comando del capitano Emanuele Tanzilli , stanno indagando. In città si attende un provvedimento della procura della Repubblica di Salerno. Pochi giorni prima di Natale, Antonio M. in centro aveva aggredito un vigile urbano in servizio.

Stefania Battista