IL PROGETTO

Eboli aderisce a Rete destinazione 

È il 32esimo Comune dell’iniziativa che vuole coniugare sviluppo e turismo al sud

EBOLI. Il Comune di Eboli aderisce all’iniziativa Rete destinazione sud Sele, Tanagro, Vallo di Diano. Questa mattina l’ufficializzazione di Eboli nell’organismo che mette insieme comuni e imprenditori con l’obiettivo di sviluppare il territorio attraverso una rinnovata e programmata offerta turistica.
Si completa così la prima realizzazione del modello ideato da Rete destinazione sud, una rete d’imprese che è stata costituita per aggregare l’offerta dell’intero sud Italia e proporla ai mercati internazionali con un unico, riconoscibile brand. L’obiettivo della partecipazione di Eboli completa il quadro di ben 32 comuni che ora punteranno in un’unica direzione di promozione del territorio. Un obiettivo per il quale si è spesa l’intera amministrazione comunale di Eboli, ieri rappresentata dal sindaco, Massimo Cariello, dagli assessori Maria Sueva Manzione e Vito De Caro, dai presidenti di commissione Pierluigi Merola ed Emilio Masala e dalla consigliera Filomena Rosamilia. «Crediamo in questa grande sinergia tra le istituzioni e gli imprenditori - ha detto il sindaco di Eboli -. La nostra adesione a questo grande programma parte da un progetto: oggi Eboli è in grado di mettere in campo una sua offerta turistica credibile e i numeri ci danno ragione. Inoltre, Rete destinazione sud vede Eboli in posizione strategica, porta per le aree interessate, apripista di un grande piano di sviluppo».
L’adesione di Eboli è stata accolta con favore dagli altri Comuni già presenti. «L’ingresso di Eboli completa un percorso - ha sottolineato il sindaco di Oliveto Citra, Mino Pignata -. Insieme guardiamo a un sud che ci piace, impegnato e non assistito». L’allargamento dell’ambito trova favorevole anche Giancarlo Guercio, sindaco di Buonabitacolo: «Questa rete ampia offre al mercato un territorio che presenta ogni possibilità». Sulla stessa lunghezza d’onda il sindaco di Valva, Vito Falcone: «Mettendoci insieme rompiamo un tabù, questa rete solo 20 anni fa non sarebbe stata certo possibile».
La fotografia dell’iniziativa nelle parole del presidente di Rete destinazione sud Sele, Tanagro, Vallo di Diano, Michelangelo Lurgi: «Le destinazioni sono il risultato di un processo condiviso per la valorizzazione, la promozione e la commercializzazione di territori, imprese e prodotti. La competizione non è più solo tra singole aziende, prodotti o comuni: nel mercato globale la competizione è tra territori organizzati».

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