l’altra richiesta 

E sui beni invenduti occorre fare subito l’inventario preciso

E la confederazione chiede la conta dei beni invenduti. Tra gli incartamenti protocollati venerdì a Palazzo di Città, c’è pure una mozione con la quale i pattisti chiedono una verifica del piano di...

E la confederazione chiede la conta dei beni invenduti. Tra gli incartamenti protocollati venerdì a Palazzo di Città, c’è pure una mozione con la quale i pattisti chiedono una verifica del piano di alienazione e vendita dei beni immobili comunali.
Ad aprile scorso, i consiglieri approvarono la delibera di retrocessione dei beni patrimoniali, che erano finiti sul groppone di Alba dopo la liquidazione della Veicolo srl. A Palazzo di Città bisogna vendere gli immobili per provare a far cassa: a marzo era stato predisposto il nuovo piano triennale per la dismissione e la valorizzazione del patrimonio dell’Ente.
Un programma che prevedeva la messa in vendita di 22 beni di proprietà del Comune di Battipaglia e che, tra il 2017 e il 2019, dovrebbe portare poco meno di 20 milioni di euro nelle casse municipali. L'auspicio era quello di racimolare per il 2017 4,2 milioni, per il 2018 ben 10,2 milioni e per il 2019 i restanti 5,3 milioni di euro.
Per ora, però, a Palazzo di Città si sta portando avanti soltanto la cessione, avviata negli anni scorsi, del Palazzetto “Zauli”, con le aree esterne pertinenziali, del chiosco di via Clarizia e dell’area adiacente alla parrocchia san Gregorio VII, che sarà ceduta a 90mila euro proprio alla chiesa del rione, che pagherà ospitando per 5 anni e a titolo gratuito nell'asilo nido del centro polifunzionale che vedrà la luce su quei terreni, 5 bambini che saranno indicati dai servizi sociali municipali.
I pattisti vogliono integrare domandando pure un'ulteriore verifica sugli obiettivi del piano di riequilibrio finanziario pluriennale. (c. l.)