E Santomauro attende la decisione del gip

Nelle prossime ore il verdetto sulla richiesta di remissione in libertà. Legali al lavoro per il Riesame

C’è attesa per la decisione del gip Dolores Zarone dopo l’interrogatorio di garanzia di Giovanni Santomauro. Il giudice dovrebbe depositare la propria decisione sulla richiesta di scarcerazione in queste ore o al massimo entro domani. Intanto i legali dell’ex sindaco, Cecchino Cacciatore e Leonardo Mastia, sono a lavoro per il ricorso al Riesame contro la misura cautelare degli arresti domiciliari. L’ex sindaco, nel corso dell’interrogatorio, si è difeso rispondendo alle domande del magistrato. In particolare, Santomauro ha spiegato che sarebbe stato il funzionario Carmine Potolicchio (responsabile del procedimento per l’appalto della casa comunale) a indicargli la figura di Nicola Madonna come il direttore del cantiere e a fornirgli il numero di telefono per quell’unico contatto ammesso dall’ex sindaco, intercettato dalle microspie e finalizzato alla riassunzione di un operaio.

È questo uno dei passaggi fondamentali dell’interrogatorio reso dall’ex sindaco al gip e ai sostituti procuratori antimafia Rosa Volpe e Rocco Alfano. «Madonna non lo avevo mai visto prima né sapevo chi fosse» ha assicurato Santomauro, spiegando che l’imprenditore (ora in carcere) frequentava le stanze del Comune prima che lui fosse eletto.

Lo stesso passaggio è stato ripreso dai difensori di Santomauro i quali hanno specificato che il loro assistito «quando nel 2006 fu aggiudicato l’appalto non era neanche segretario comunale a Battipaglia, bensì segretario generale a Eboli». Gli stessi legali hanno evidenziato che Santomauro «non c’era nemmeno quando i lavori sono passati dalla aggiudicataria Emini all’impresa di Attilio Guida», ora in carcere con l’accusa di aver fatto da prestanome ai clan.

All’ex sindaco è contestata l’approvazione in giunta di una variante che ha eroso l’intero ribasso con cui la Emini aveva ottenuto l’appalto. E poi, nel 2010, l’affidamento alla “Guida impianti” anche della fornitura di arredi. L’ex sindaco ha pure negato di aver fatto su Madonna ripetute pressioni per l’assunzione di personale, ammettendo solo il colloquio intercettato e spiegando di aver cercato di aiutare un operaio in grave stato di bisogno, talmente disperato da averlo aggredito per due volte. Ha pure negato la concussione sessuale nei confronti di due donne che chiedevano lavoro, affermando che si trattava di vecchie amiche con cui c’erano già stati altri rapporti consensuali.

Massimiliano Lanzotto

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