E nel campetto arrivano le pecore

L’ex sede della scuola calcio Pezzullo nel degrado dopo la querelle col comune

Un gregge di pecore bruca l’erba in una proprietà del comune: si tratta dell’ex parcheggio che conduce a quella che una volta era la scuola calcio Nagc Pezzullo, un simbolo per varie generazioni di giovani ebolitani nonché fucina di grandi campioni del calcio italiano.

Su quei campetti, oggi incustoditi e distrutti, hanno iniziato la loro carriera sportiva Caso, Belardi, De Pascale e tanti altri. Degli antichi fasti resta oggi solo il ricordo. Il degrado è ovunque, ed è iniziato dopo l’aspra querelle politica tra gli ex locatori e l’amministrazione Melchionda. Una diatriba mai risolta che ha privato però la città di uno dei simboli più importanti: i campetti di calcio di via Cozzolini.

A farne le spese come spesso capita sono i tanti ragazzi che in quel posto “speciale” si ritrovavano a tirare calci ad un pallone mentre sognavano di poter un domani essere ingaggiati dai grandi club.

Dalle stelle alle stalle, insomma: in bella vista c’è ancora il container incendiato qualche tempo fa e mai rimosso; come mai sono stati rimossi i resti di quella che una volta era la segreteria per l’iscrizione dei giovani allievi. Mentre lungo il sentiero che una volta conduceva agli spogliatoi sono presenti interi alberi probabilmente abbattuti dal vento. A qualche metro di distanza una micro discarica di pneumatici in disuso mista a rifiuti vario genere deturpa l’ambiente circostante.

L’unico a godere del verde rimasto sono solo le pecore che brucano l’erba in barba ai tanti ragazzi e adolescenti costretti a giocare per strada perché la città non offre spazi ludici sicuri dove poter investire tempo ed energie. «Con la chiusura della scuola calcio a Sant’Antonio la città ha perso tanto», dice un residente. Perché quegli spazi una volta oltre ad essere luogo di sport erano anche una palestra di vita per tanti del quartiere. Ma ora ci sono solo pecore e degrado.

Gerardo Sorgente

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