E Melchionda ritira la candidatura

Decisione dopo l’avviso di garanzia. Al suo posto il consigliere Rotondo

EBOLI. Notificato l’avviso di garanzia per concussione: il sindaco Melchionda convoca un summit con la maggioranza, ritira la propria candidatura alle primarie regionali ed incassa il sostegno del segretario provinciale Nicola Landolfi.

Ieri mattina alle 11.00, presso l’hotel Grazia i vertici del Pd ebolitano insieme ai consiglieri della maggioranza si sono riuniti su richiesta del primo cittadino che in una lunga riunione ha informato sulla vicenda giudiziaria che lo vede indagato per il reato di concussione nei confronti di un iscritto del Pd. Una faida politica approdata nelle aule giudiziarie e che vede contrapposti i “Liberi e Riformisti” ed i melchiondiani. Dal commissariamento della sezione alla sospensione dei consiglieri di area contiana, la battaglia politica inizia nel 2011: il consigliere Antonio Petrone denuncia agli organi del partito e sulla stampa che Melchionda aveva indottogiuseppe Cicalese a firmare la sfiducia al segretario del Circolo di Eboli. Accuse pesanti alle quali il sindaco fa seguire una denuncia per diffamazione nei confronti di Petrone. La svolta lo scorso 22 gennaio quando il pm Maurizio Cardea, acquisite deposizioni e atti comunali ha richiesto l'archiviazione in favore di Petrone ed aperto un fascicolo contro Melchionda per il reato di concussione: «sono sereno sul lavoro della magistratura - ha commentato a caldo il primo cittadino - ma contesto questo modo di fare politica che punta a creare un clima di terrore sul mio operato amministrativi e a chi mi sta vicino».

Una convocazione dovuta quella di Melchionda che ha comunicato alla maggioranza ed al partito la sua decisione di fare un passo indietro per la corsa al direttivo regionale del Pd e ha indicato il capogruppo Vincenzo Rotondo come candidato.

Una riunione fiume al termine della quale è arrivato anche il sostegno del segretario provinciale Nicola Landolfi che ha stigmatizzato il modus operandi adottato ad Eboli: «intendo esprimere piena fiducia nell'operato della magistratura ma anche piena fiducia in Martino Melchionda che si trova al centro di una campagna di odio e di diffamazioni, dalla quale saprà difendersi».

Posizione chiara quella del segretario che avvisa: «il Pd provinciale lavorerà con il gruppo consiliare per ricostruire un partito che tenga fuori veleni e vicende personali, nell'interesse della comunità ebolitana, di quanti non credono che la politica si faccia con l'odio, ma, bensì, con la serenità, il rigore, la legalità e la legittimità piena delle persone e dei loro ruoli».

Unità e niente personalismi alla vigilia delle primarie.

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