E le Politiche costano 75mila euro 

È la somma che l’Ente dovrà anticipare per l’allestimento dei seggi elettorali

Il 4 marzo si voterà per il rinnovo di Camera e Senato e anche il Comune di Angri, come tutti gli altri si prepara a un ingente impegno tanto in termini economici quanto di risorse umane. L’ente di via Crocifisso, in particolare, si prepara ad affrontare una spesa che sarà superiore a 75mila euro. Soldi che la tesoreria provinciale di Stato rimborserà ma che intanto il Comune si trova costretto ad anticipare.
È quanto si legge nella determina del 22 gennaio firmata dal responsabile dell’ufficio affari generali demografici e personale, Antonio Lo Schiavo. Con l’atto viene ufficialmente costituito l’ufficio elettorale, che resterà attivo fino al 9 marzo; in più si autorizza il personale a prestare ore di lavoro straordinario e si prevede l’acquisto di tutto il necessario per allestire i seggi e per “assicurare la regolare e puntuale esecuzione di tutti gli adempimenti relativi a detta consultazione”. Così si legge nel documento.
La cifra esatta impegnata dall’ente è stata stimata in 76.314 euro ma potrebbe essere soggetta a una rimodulazione. Le spese più significative dovrebbero riguardare i compensi da erogare al personale straordinario, stimati in 30.000 euro, e quelli da elargire ai componenti dei seggi, calcolati in 24.624 euro. Ci sarà anche da coprire l’acquisto di beni e la fornitura dei servizi (6.000 euro per ciascuno dei due impegni). E poi ci sono le tasse: 2.550 euro per l’Imposta regionale sulle attività produttive (l’Irap) e altri 7.140 per la trattenuta la Cassa pensioni dipendenti enti locali.
Le elezioni costano insomma, ma non solo dal punto di vista economico. A ben settantasette dipendenti comunali toccherà fare gli straordinari. L’aumento di ore lavorative oscilla, a seconda dei casi, tra le 8 e le 50 ore. Tutto nel rispetto delle disposizioni nazionali secondo cui “il personale dell’ufficio elettorale e quello di supporto provvisorio allo stesso, può essere autorizzato ad effettuare lavoro straordinario entro il limite medio di spesa di 40 ore mensili per persona e sino a un massimo individuale di 60 ore mensili”.
Valentina Comiato
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