E la Provincia ora tenta la carta di Acerra 

Summit di Canfora con De Luca jr e gli esponenti del Pd. I vertici della società si appellano alla “A2A”

SALERNO. Dalla Piana a Salerno: dopo i due giorni di fuoco all’ex Stir di Battipaglia, il fulcro della vertenza EcoAmbiente si sposta di 30 chilometri. E oggi si spera giunga a Napoli, per cercare un accordo che stralci il decreto di pignoramento da 45 milioni per riportare il sereno in via Migliaro.
Alle porte del tmb, nella zona industriale di Battipaglia, le code di camion s’assottigliano: ieri mattina, a via Bosco II, seppur con qualche rallentamento, i conferimenti sono stati effettuati regolarmente.
Ore frenetiche per Vincenzo Petrosino: la giornata del commissario liquidatore è terminata dopo un faccia a faccia col presidente della Provincia Giuseppe Canfora. Prima il numero uno di Palazzo Sant’Agostino si è visto col deputato Piero De Luca e altri esponenti del Pd. «Abbiamo condiviso la consapevolezza che quanto sta accadendo allo Stir di Battipaglia richieda un confronto urgente con le parti sociali e le istituzioni interessate per assicurare l’ordinata prosecuzione del servizio», ha commentato il parlamentare salernitano al termine della riunione. Poi il colloquio tra Canfora e Petrosino.
Oggi pomeriggio il presidente e il liquidatore dovrebbero incontrare la governance di A2A, l’azienda che gestisce il termovalorizzatore di Acerra: «Spero che riusciremo a risolvere il problema», dice Petrosino. In ballo c’è un decreto di pignoramento da 45 milioni che la Regione, proprietaria dell’impianto acerrano, ha notificato a EcoAmbiente, debitrice per 30 milioni. E sulla questione è intervenuto anche l’ex presidente della Provincia, il senatore Antonio Iannone: «Anche in tema di gestione dei rifiuti, Vincenzo De Luca e gli uomini del Pd locale raccolgono un fallimento totale, perché non solo le ecoballe sono ancora lì ma ora si rischia una nuova emergenza con i rifiuti in strada». E guarda con nostalgia «agli anni in cui il ciclo dei rifiuti era provincializzato», nei quali «non ci fu neppure un giorno d'emergenza». E conclude: «Negli Ato si pensa solo a sfogare il talento innato dei deluchiani per le nomine, e con Ecoambiente, che non ha più una governance capace di gestire processi, è al collasso». Piccata la replica del sindaco dem di Bellizzi, il consigliere provinciale Mimmo Volpe: «Il compagno Iannone taccia. O è distratto e devo ricordargli che ci sono delle inchieste in corso?».(c.l.)
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