E l’opposione ora affonda i colpi

Motta: «Hanno poche idee e pure confuse». Sagarese: «Via anche Ugo Tozzi»

«Quello che chiedono adesso, io l’ho chiesto a luglio», dice Antonio Sagarese, il consigliere di maggioranza che, di recente, s’è dichiarato indipendente a causa di alcuni contrasti con Cecilia Francese, Bruno Di Cunzolo e Ugo Tozzi. «Non l’ho firmato - dice - perché non m’è stato sottoposto». Se, da un lato, il consigliere fuoriuscito da Etica attacca il coordinatore di maggioranza, dicendo che «Di Cunzolo va tenuto lontano, perché è una persona che decide per tutti e poi porta gli argomenti all’attenzione dei consiglieri», dall’ altro ne ha anche per Ugo Tozzi e Michele Gioia: «Dopo le provinciali, dopo la figuraccia dell’alta velocità e dopo il disastro col Piano di Zona, cosa aspetta Cecilia per mandarli via?», chiede. Denuncia che «di politica non c’è nulla» e dice che la colpa sarebbe anche dei consiglieri, «che, anziché far ciò che devono, fanno i tifosi».

E pure dagli scranni dell’opposizione si condivide il contenuto del documento. «La cosa simpatica - commenta Gerardo Motta - è che la Francese dice che noi perdiamo pezzi, ma poi non ha la maggioranza e deve fare una verifica per eventuali fuoriuscite». «Le idee dell’ amministrazione sono poche e confuse», e riserva una stoccata a Di Cunzolo: «Ora che c’è il regolamento per gli ingressi al Comune, il cugino della Francese a che titolo accederà?». Sullo scarso coinvolgimento dei consiglieri, Alessio Cairone si dice «rincuorato»: «Vuol dire che non siamo gli unici ad apprendere le cose dai giornali...». Luisa Liguori dichiara amaramente: «Se si lamenta la maggioranza di non essere interpellata, figuriamoci noi...». E Luigi D’Acampora si domanda: «Prima se la prendono con l’opposizione, ora coi tecnici, poi con altri gruppi politici: ma non è che sono loro gli incapaci?».

«Le fibrillazioni in maggioranza e l’assenza di atti amministrativi rilevanti sono sotto gli occhi di tutti - dice Egidio Mirra - e, più che una verifica, dovrebbero chiedersi per cosa hanno vinto, visto che in otto mesi il consiglio comunale è stato chiamato a discutere poche volte su argomenti degni di nota».(c.l.)

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