E’ il giorno di San Matteo La città si ferma per il patrono

Oggi Salerno si affiderá a San Matteo e al nuovo arcivescovo Luigi Moretti, che stamane presiede il pontificale al Duomo e stasera guiderá la processione. Il corteo religioso parte alle 18 dal Duomo, con la tradizionale sfilata delle paranze. Sotto le statue, anche il ricordo di chi non c’è più, come lo storico portatore Cosimo Russo, che sará ricordato dal gruppo di Sant’Ante. Alle 23 i fuochi pirotecnici

• salerno. Sará per la prima volta monsignor Luigi Moretti, questa sera, ad affidare Salerno alla protezione di San Matteo. E sará lui, da nove giorni al vertice della Chiesa salernitana, a presiedere stamane il solenne pontificale che chiude le celebrazioni liturgiche in onore del Santo Patrono. Alla messa partecipano i vescovi della Metropolia e del Presbiterio diocesano, oltre alle autoritá civili e militari della cittá. Nel 2009, a presiedere il pontificale fu invitato il cardinale Francis Arinze, Prefetto emerito della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti; quest’anno il nuovo arcivescovo metropolita ha voluto essere lui stesso ad assumere il compito, parlando per la seconda volta alla cittá dopo la cerimonia d’insediamento del 12 settembre.

• In Curia fervono i preparativi sia per le celebrazioni religiose che per gli appuntamenti previsti dal protocollo. Per le 13 - poco dopo la chiusura del pontificale e prima della messa dedicata ai portatori - è fissato il consueto pranzo con le autoritá, allestito negli spazi del tempio di Pomona adiacente alla Cattedrale. Il catering è stato affidato anche quest’anno alla ditta ebolitana "In tavola" di Enrico Trotta; al tavolo dei commensali sono invitati, tra gli altri, il sindaco Vincenzo De Luca (che qualche ora più tardi, nel corso della processione, accoglierá la statua di San Matteo e il nuovo arcivescovo nell’atrio del Comune) e il presidente della Provincia, Edmondo Cirielli. Non è ancora noto se al convivio parteciperá anche monsignor Gerardo Pierro, che è andato in congedo lasciando l’incarico a Moretti ma che resta arcivescovo emerito della Diocesi.

La sua presenza è ritenuta certa al solenne pontificale, mentre non è escluso che scelga di lasciare l’intera scena al successore nel corteo del pomeriggio. «Fin dall’inizio monsignor Pierro ha dimostrato nei miei confronti delicatezza e attenzione - ha evidenziato l’arcivescovo Moretti nella cerimonia di nove giorni fa - So di poter contare anche in futuro sul suo consiglio e sulla sua amicizia».Moretti ha pure enunciato le tre direttrici guida sui cui articolerá il suo impegno pastorale: la famiglia, i giovani, i deboli.E ha parlato dell’incarico a Salerno come dell’inizio «di una bella avventura».

• Questa sera, intorno alle nove, il nuovo arcivescovo pronuncerá davanti al Duomo l’affidamento della cittá al Patrono. Subito dopo, l’icona del Santo rientrerá in Cattedrale, dove il programma religioso dei festeggiamenti (coordinato dal parroco del Duomo, don Antonio Quaranta) proseguirá con il canto alla Madonna Santa Maria degli Angeli, raffigurata nel mosaico dell’abside centrale della Cattedrale.

• E’ alla Vergine che il Duomo era intitolato in origine. Nel 1857 l’arcivescovo Marino Paglia trasferì nei locali di piazza Alfano I la parrocchia di San Gregorio Magno, dall’omonima chiesa ubicata in via dei Mercanti. Il trasferimento definitivo avvenne nel 1939, e la di San Gregorio Magno è divenuta sede del Museo della Scuola medica salernitana. Ma era giá dal 1081 che le reliquie dell’apostolo Matteo erano state inumate nella cripta del Duomo alla presenza del vescovo Alfano I, dell’Imperatore Michele e del duca Roberto il Guiscardo. Il martirologio romano indica nel 21 settembre il giorno della morte, e in quella data, ogni anno, la cittá si affida alla sua protezione.
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