Le mete dei salernitani per capodanno

E chi parte sceglie le capitali europee

I salernitani preferiscono gli amici. E si muovono - abbandonando la città, il tradizionale struscio del 31 e il cenone in famiglia - solo se la comitiva di cui fanno parte decide di vivere un...

I salernitani preferiscono gli amici. E si muovono - abbandonando la città, il tradizionale struscio del 31 e il cenone in famiglia - solo se la comitiva di cui fanno parte decide di vivere un Capodanno “alternativo”. Sia esso in una capitale europea, in una località esotica o in un accogliente agriturismo. Risparmi permettendo. Questa almeno l’analisi fatta da chi di abitudini in fatto di viaggi, nell’arco dell’intero anno, se ne intende, ossia Ivan De Divitiis dell’agenzia South & Coast di Salerno che afferma: «I giovani, tra i 20 e i 40 anni, è difficile che partano da soli o in coppia per vivere l’inizio del nuovo anno in un luogo poco familiare. Altra cosa sono le famiglie e soprattutto gli anziani, le fasce d’età per noi più interessanti, che anche a Capodanno preferiscono il viaggio e investono una notevole somma di denaro per vivere il passaggio dal vecchio al nuovo anno in un posto sempre nuovo».

Chi ha deciso di partire tendenzialmente l’ha sempre fatto anche se nel giro di quattro anni le partenze per Capodanno si sono più che dimezzate. Rispetto al 2011, però, non ci sono state grandi defezioni. «Pochi i giovani - continua De Divitiis - anche perché preferiscono risparmiare nelle feste per poi partire a marzo visitando soprattutto località dal grande impatto culturale».

Ma le motivazioni di viaggio non sono legate solo alla capacità di spesa; pesa tanto, infatti, il desiderio - condiviso dai più - di trascorrere i giorni di festa in famiglia, rispettando tutte le tradizioni che il periodo impone: tombola, sette e mezzo e baccarà compresi. Quest’anno, però, chi ha deciso di prendere un aereo l’ha fatto soprattutto in direzione Turchia. Istanbul, infatti, è stata una delle mete più gettonate dai salernitani soprattutto per le offerte vantaggiose proposte dai tour operator «che dimostrano - aggiunge Ivan - che quando si è attenti alle esigenze del cliente e si propongono soluzioni dall’ottimo rapporto qualità prezzo, le persone le apprezzano e, di conseguenza, le scelgono».

Rimane sempre più nel cassetto, invece, il sogno di un Capodanno in spiaggia in quanto le richieste per le destinazioni esotiche sono in netto calo già da alcuni anni. Restano in auge, quindi, due tipologie di vacanze di Capodanno: quella in Italia, per lo più in agriturismo, per la quale i salernitani spendono sui 350 euro; e quella in una delle capitali europee più in voga, che può arrivare a costare settecento euro.

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