E-book di ricette campane dedicato ad Angelo Vassallo

Iniziativa di Legambiente per promuovere i prodotti campani e contrastare le conseguenze mediatiche dei roghi tossici

Dal Vesuvio di rigatoni ai vesuviotti di Gragnano, dalla terrina di scarola ai ravioli di fico bianco, dal pan cuott' alla genovese di baccalà. Sono alcune delle ricette inviate dagli chef, campani e non, che hanno risposto alla appello di Legambiente per “Campania terra dei cuochi”. Dallo chef Alfonso Iaccarino allo chef contadino Pietro Parisi, dallo chef Pino Capano, che ogni estate a Festambiente gestisce il ristorante vegetariano più grande d'Italia alle ricette delle cooperative Libera Terra dai terreni confiscati alle mafie, da Angela Ceriello del ristorante “E curti di S.Anastasia” a Rocco Iannone: sono 27 le ricette con prodotti esclusivamente campani raccolte in un e-book scaricabile gratuitamente da www.campaniaterradeicuochi.it per promuovere il gusto, la qualità e la bontà dei prodotti della Terra Felix. Un regalo di Natale ricco di sapori e saperi dove ogni ricetta è accompagnata oltre che dagli ingredienti e dalla preparazione, dalla foto del piatto. L’e-book è dedicato ad Angelo Vassallo, il sindaco di Pollica ucciso in un agguato.

L’iniziativa di Legambiente – in collaborazione con il Comune di Pollica, capitale della dieta mediterranea, e dell’istituto MedEatResearch (Centro di Ricerche Sociali sulla Dieta Mediterranea) dell'Università Suor Orsola Benincasa di Napoli– vuole promuovere e valorizzare l’eccellenza dei prodotti campani colpiti in modo generalizzato dall’effetto mediatico legato all’interramento dei rifiuti tossici in alcune zone della regione. «La Campania non è solo Terra dei Fuochi - dichiarano Rossella Muroni e Michele Buonomo (foto), rispettivamente direttore nazionale e presidente regionale Legambiente – ma è la regione simbolo della dieta mediterranea, sana, gustosa, fatta di prodotti tipici di grande qualità. È la Terra Felix disseminata di una moltitudine di prodotti tipici. Con questo e-book vogliamo ripartire dalle tante prelibatezze che ci sono in questa Regione e dalla sapienza di quanti, i cuochi prima di tutti, sono in grado di valorizzarle al meglio per tradurre l’agricoltura pulita in buona economia.