castello fienga

Durissimo scontro tra Franza e Trotta

Fatti non proclami. Si riaccende il dibattito sul Castello Fienga con l’annuncio da parte del consigliere delegato al recupero dell’antico maniero, Gianfranco Trotta, della rimozione della...

Fatti non proclami. Si riaccende il dibattito sul Castello Fienga con l’annuncio da parte del consigliere delegato al recupero dell’antico maniero, Gianfranco Trotta, della rimozione della controsoffittatura crollata nel salone centrale del palazzo.

Una risposta all’indirizzo del consigliere di opposizione, Antonio Franza, che del castello ha fatto il suo cavallo di battaglia e che proprio in questi giorni ha lanciato l’idea del modello del castello di Limatola da seguire per le imminenti festività natalizie.

Secondo Franza, il castello Fienga potrebbe ospitare, così come avviene per la struttura di Limatola, cerimonie, visite guidate, laboratori didattici per gli studenti e suggestivi mercatini di Natale.

Solo proclami per il consigliere Trotta secondo cui «le cose vanno fatte e non solo annunciate con slogan e proclami sui giornali e sui social, diffido fortemente di chi ha le ricette magiche e poi non si attiva davvero».

Una chiara stoccata a Franza al quale, però, non più tardi di un mese fa, aveva lanciato segnali di apertura con l’invito a collaborare per il rilancio del castello.

Un’opera avviata non appena ottenuta la delega, con la rimozione della controsoffittatura crollata «che rappresenta - spiega Trotta - solo il punto di partenza di un progetto che tende a rimettere il Castello al centro della vita culturale e sociale della Città di Nocera Inferiore».

Problemi, quelli da risolvere, che non sono solo di natura strutturale. «Ci sono tanti aspetti da verificare, a partire da quelli giuridici- prosegue il consigliere delegato - in tal senso abbiamo riaperto il dialogo con la Provincia, che ha mostrato la sua disponibilità verso il nostro progetto e ci apprestiamo, insieme agli uffici comunali, a puntellare quest’aspetto affinché presto il Castello venga gestito dal Comune. Ciò non significa chiusura ai privati, anzi è auspicabile creare delle sinergie che conducano a diverse forme di utilizzo della struttura».

Trotta torna poi sulla polemica a distanza con Franza. «È impensabile dire che il Castello può essere utilizzato per fare questa o quell’altra cosa, il malato prima si cura, poi una volta rimesso in piedi può tornare alle ordinarie attività. Ribadisco che chiunque vuole lavorare al progetto insieme al sottoscritto è ben accetto, non vi sono preclusioni. È questo lo spirito che mi caratterizza». La polemica continua.

Patrizia Sereno

Algia Testa

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