Duomo blindato, le guide chiedono aiuto al vescovo

In soli tre mesi la Cattedrale di San Matteo è stata visitata da quasi 4500 persone «La gente viene continuamente ripresa dal parroco e decide di cambiare meta»

«Fateci lavorare». E’ questo l’appello che le guide turistiche campane rivolgono alla diocesi salernitana e a Papa Francesco, dopo un lungo iter di disagi incassati nelle visite in Cattedrale, culminati, domenica mattina, con la “blindatura” della tomba di Gregorio VII con ben due file di transenne. «Già un anno fa inviammo una lettera a monsignor Luigi Moretti, segnalando quelle che riteniamo delle assolute anomalie - spiega Paolo De Angelis dell’associazione Erchemperto - In calce c’erano le firme di una trentina di operatori provenienti da tutta la Campania che lamentavano le difficoltà nell’accompagnare i gruppi turistici al Duomo, dovute principalmente ad una sorta di ostruzionismo del parroco. Ma ci fu risposto che la Cattedrale ha le sue regole e che è prima un luogo di culto e poi un monumento. A Napoli, però, non funziona così. E nella casa di San Gennaro non solo arrivano centinaia di persone al giorno, ma le guide possono illustrare i tesori del Duomo liberamente, al di fuori degli orari delle funzioni religiose». A Salerno la situazione è ben diversa: «Veniamo continuamente ripresi dal parroco o dai suoi collaboratori - incalza Antonella Sedan di MuSarte tour - Il risultato è che rischiamo di non lavorare più, perchè i visitatori si infastidiscono e preferiscono cambiare meta». Eppure il Duomo è in assoluto il sito più visitato in città: nei tre mesi di Luci d’Artista (edizione 2013-2014) è stato preso d’assalto da quasi 4500 persone, provenienti dalla Puglia (35%), dal Lazio (25%), dalla Campania (16%), dalla Calabria (9%) e da altre regioni come Toscana, Emilia e Basilicata (15%). «Abbiamo fatto più di un tentativo di mediazione - sottolinea Roberto Musio - ma nessuno è andato finora a buon fine. Siamo molto spesso osteggiati e lavorare in queste condizioni è veramente difficile». La conferma arriva anche da Alessandra De Luca: «Siamo tutti professionali e rispettosi. Non entriamo mai in Cattedrale durante le funzioni. Ci atteniamo con scrupolo al rispetto delle regole, neppure questo è sufficiente ad evitare la “ghettizzazione”. Ormai ci è rimasta solo la navata di sinistra, se siamo fortunati. Ma i gioielli del Duomo sono pressocchè inaccessibili». La paura è che poco a poco i turisti preferiscano saltare la tappa salernitana per dedicarsi a siti più facilmente fruibili. Con la conseguenza che «verrà meno l’opportunità per noi di lavorare e per Salerno di puntare al turismo come volano dell’economia». Di qui l’idea di alimentare una petizione attraverso i social per schierare in campo direttamente Papa Francesco.

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