MAGISTRATI AL VOTO

Due salernitane in pole per il nuovo Csm

Per il dopo-Palamara ambiscono a un posto a Palazzo dei Marescialli i giudici Stassano e Centola. C’è anche Woodcock

Per l’elezione del nuovo Csm i magistrati voteranno il 18 e il 19 settembre prossimo: sulla scheda non ci sarà nessun salernitano per la votazione dei membri della Cassazione né tra i pm del collegio sud, mentre per un posto a Palazzo dei Marescialli concorrono due giudici salernitani. Per i membri laici bisognerà attendere le elezioni politiche del 25 settembre prossimo e per ora non si sa nemmeno quanto altor ancora, visto che la prima convocazione del Parlamento è previsto il 13 ottobre e bisognerà eleggere i presidenti delle Camere e fare il Governo.

Per vedere all’opera il Consiglio superiore della magistratura del “dopo Palamara”, dunque, si dovrà attendere chissà quando. Gli unici candidati salernitani sono nel collegio 3, che riguarda i distretti di Salerno, Napoli, Ancona, Bologna, Cagliari, Campobasso e L’Aquila. Uno di questi è il giudice della Corte d’appello, sezione civile, Maura Stassano di “Autonomia & Indipendenza”. Altro giudice salernitano candidato è Viviana Centola , in servizio al tribunale di Salerno, sorteggiata fra i magistrati eleggibili nel caso in cui non siano presenti il numero minimo di candidature e la proporzione fra i generi dei candidati come fissati dalla legge.

Come si dovrà fare campagna elettorale tra gli ombrelloni per un posto alla Camera dei deputati o al Senato, anche i magistrati dovranno arrangiarsi. Ancor di più, visto che i palazzi di giustizia sono di fatto chiusi. Si voterà con il nuovo sistema elettorale, introdotto dalla Riforma Cartabia. Le novità riguarderanno l’incremento del numero dei componenti: venti i magistrati e dieci i laici, scelti con nomina “politica” designati in seduta comune dal Parlamento, scelti tra i professori universitari in materie giuridiche e gli avvocati che esercitano la professione da almeno quindici anni. Tra i laici cominciano a muoversi alcuni docenti salernitani che insegnano in varie università, ma bisognerà attendere gli equilibri politici figli delle urne.

Il nuovo sistema elettorale del Csm è maggioritario con correttivo proporzionale e prevede anche singole candidature di magistrati. Quindici dei venti magistrati saranno eletti i collegi binominali maggioritari, dove vinceranno i primi due candidati che hanno riportati maggiori voti. Previsto il ripescaggio di un miglior terzo candidato. In ogni collegio binominale è necessaria la candidatura di minimo sei aspiranti e va garantita la parità di genere. Senza questi prerequisiti, i candidati s’integrano con un sorteggio. È il caso della candidatura del giudice Centola a Salerno.

Membri di diritto dell’organo di autogoverno della magistratura sono il presidente della Repubblica, il primo presidente e il procuratore generale della Cassazione. Tra i candidati esponenti di “Area”, “Unicost”, “Magistratura indipendente”, “Magistratura Democratica” e “Autonomia e indipendenza” (i cosiddetti davighiani). Tra gli autonomi c’è il pm di Napoli Henry John Woodcock . Tra i nomi noti anche quelli di Roberto D'Auria , giudice penale del tribunale di Napoli, e del casertano Raffaello Magi , estensore della sentenza “Spartacus”, attualmente consigliere in Cassazione: si candida con “Magistratura democratica” nel collegio unico di Legittimità.

(s.d.n.)