partecipate verso la fusione

Due periti per valutare le società Mobilità e Solidale

La Giunta comunale approva ed invia alla Corte dei conti la relazione sui risultati sinora conseguiti relativamente al piano di razionalizzazione delle società partecipate che, silenziosamente, è...

La Giunta comunale approva ed invia alla Corte dei conti la relazione sui risultati sinora conseguiti relativamente al piano di razionalizzazione delle società partecipate che, silenziosamente, è andato avanti. In particolare, si sta lavorando per conferire a Salerno energia holding le municipalizzate Salerno solidale, Salerno mobilità e il ramo d’azienda di Salerno pulita relativo al servizio pulizie.

Per Salerno mobilità è stata formalizzata dal Comune di Salerno la richiesta al presidente del Tribunale di nominare un esperto per redigere la necessaria relazione contenente la descrizione dei beni conferiti e l’attestazione che il loro valore è almeno pari a quello ad essi attribuito ai fini dell’aumento di capitale. Stessa richiesta sarà inoltrata anche per Salerno solidale. Per Salerno pulita si sta stabilendo l’operazione societaria da porre in atto per trasferire il ramo d’azienda al gruppo Sinergia. Si prevede di completare questo passaggio di fusione entro il 31 luglio 2016.

Altro dato che emerge riguarda Salerno energia distribuzione. Come si ricorderà il 23 dicembre era stato pubblicata il bando per l’ingresso di un partner industriale. Hanno manifestato interesse due società che sono state invitate a formalizzare l’offerta entro il prossimo 11 maggio. Per quanto riguarda Salerno energia vendite, è stata completata la fusione per incorporazione di Gea.

Nella relazione si ricorda, poi, la messa in liquidazione di Metanauto, con relativo accorpamento delle attività in Salerno energia vendite, la cessione delle quote di Irno service e la cancellazione dal registro delle imprese di Salerno patrimonio avvenuta lo scorso 30 gennaio.

Già solo mettendo in atto questa prima parte del processo, si è ottenuto nel 2015 un risparmio di 42mila euro rispetto al 2013 solo relativamente a consulenze, collaborazioni e beni. Vanno poi considerate le economie realizzate che saranno chiare solo al momento dell’approvazione dei vari bilanci consuntivi, al momento ancora in fase di lavorazione.

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