L'OMICIDIO STRADALE

Due ore di test sull’attore Diele per valutare psiche e reazioni

La perizia, nello studio del medico legale Antonello Crisci, è durata circa due ore

SALERNO - Quando ha varcato lo studio del medico legale Antonello Crisci, l’attore Domenico Diele aveva in mano un documento dei suoi difensori con il rifiuto a sottoporsi ai test psicoattitudinali. Poi, però, ha cambiato idea: «Li faccio, anche contro il volere dei legali, perché non si dica che mi sottraggo» ha annunciato dopo che l’avvocato di parte civile (Emanuela Greco, che ieri sostituiva Michele Tedesco) ha chiesto che quel rifiuto fosse verbalizzato. La perizia è durata per circa due ore, durante le quali la psicologa Giuseppina Miranda ha sottoposto al 33enne alcuni test sulla personalità e altri (come la prova della torre) che serviranno per verificare il livello di controllo e coordinazione del sistema cognitivo e i potenziali effetti dell’assunzione di stupefacenti. È su questi effetti che s’incentra la perizia disposta dal giudice dell’udienza preliminare Piero Indinnimeo, perché sia chiaro quanto l’aggravante dell’uso di droga abbia influito sulla capacità di reazione di Diele quando, nel giugno scorso, ha travolto e ucciso la 48enne salernitana Ilaria Dilillo che stava percorrendo in scooter l’ex Salerno-Reggio Calabria. Ieri, alla presenza del consulente Nevio Trosi nominato dall’imputato, si è svolta la prima parte degli accertamenti, focalizzata sull’elemento psicoattitudinale; domani l’ingegnere Alessandro Lima inizierà la perizia sulla scatola nera dell’auto, per accertare i tempi di frenata.

(c.d.m.)