Due ore di pioggia allagano il sottopasso e la nuova rotatoria

Entrambi gli interventi sono costati al Comune un milione E a pochi mesi dall’inaugurazione sono già fuori uso

Quasi un milione di euro di spesa e meno di due ore di pioggia per allagare tutto. Ieri mattina, i battipagliesi hanno nuovamente vissuto l’incubo dell’ acqua alta, con l’allagamento delle principali arterie cittadine, del sottopasso ferroviario e della rotatoria tra viale Barassi e la strada statale 18. Peccato che queste due ultime opere siano state inaugurate ed aperte solo pochi mesi fa, dopo aver speso un totale di circa un milione di euro di fondi del progetto Più Europa. Il rondò, infatti, è costato poco meno di 400mila euro ed è stato aperto al traffico il 24 novembre scorso dopo tre mesi di lavori che hanno causato ingorghi nel cuore della stagione estiva ed una notevole pioggia di polemiche. Il sottopasso, inaugurato il 2 dicembre scorso dopo otto mesi di lavori, è costato circa 600mila euro.

Cifre conteggiate sulla carta, giacché la spesa per l’ente è stata addirittura superiore a causa degli inevitabili problemi riscontrati in fase di cantiere che pare abbiano fatto lievitare i conti previsti per le varie opere. Basti pensare che, proprio per evitare nuovi allagamenti del tunnel tra via Rosa Jemma e via Roma, i tecnici del Comune avevano eseguito una progettazione ulteriore e straordinaria (con una spesa straordinaria anche per le casse comunali).

Lo scorso dicembre, a pochi giorni dall’inaugurazione del sottopasso, qualcuno aveva notato che nel progetto iniziale non erano state previste le nuove pompe all’interno del tunnel. Nonostante i ripetuti allagamenti, 29mila euro spesi per progettazione ed ulteriori 4.800 euro di indagini geologiche nel 2012, 19mila euro per progettazione esecutiva e sicurezza nell’aprile del 2014, gli uffici tecnici comunali non avevano compreso la necessità di sostituire le pompe che si trovano al di sotto del manto stradale. Una scoperta che era costata al Comune e ai cittadini battipagliesi ulteriori 7.259 euro. Soldi che il Comune aveva versato alla Cofrat srl di Ottaviano, vincitrice della gara per la realizzazione del sottopasso.

Senza dimenticare, ovviamente, i centinaia di migliaia di euro spesi negli anni dal Comune per la pulizia delle caditoie e la manutenzione delle pompe idriche. D’altra parte, le due pompe del sottopassaggio erano dotate di spie di funzionamento piuttosto particolari. La prima si attivava immediatamente, appena avvertita la presenza dell’acqua; la seconda, invece, si attivava solo quando la prima andava sotto sforzo. Il risultato, ampiamente prevedibile, ha portato la prima pompa all’usura (anche per una manutenzione ordinaria piuttosto discutibile) e la seconda ad un malfunzionamento dovuto al tempo di inattività.

Alle prime piogge, l’allagamento del sottopasso ha dimostrato che, con ogni probabilità, la fase della progettazione - pur pagata profumatamente nel corso dell’amministrazione Santomauro con soldi pubblici - poteva essere fatta in maniera diversa. I tecnici del Comune, nel corso dei sopralluoghi effettuati ieri mattina, hanno dovuto constatare che, nonostante il milione di euro speso per le due opere, i problemi restano sostanzialmente gli stessi. E serviranno altri soldi per porvi riparo.

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