IL FATTO

Due nuovi sacerdoti Festa ad Angri

Don Giuseppe Pironti e Don Alfonso Giordano ordinati da monsignor Giuseppe Giudice

Uno compirà a novembre 30 anni, un altro ne compirà 26 a settembre. Si tratta di don Giuseppe Pironti e don Alfonso Giordano, rispettivamente di Nocera Inferiore ed Angri. Questa sera i due diaconi saranno ordinati sacerdoti dal vescovo diocesano monsignor Giuseppe Giudice. Un evento importantissimo per la chiesa dell’Agro. Nonostante la penuria di vocazioni, la valle del Sarno è ancora terra fertile. Lo scorso anno ci furono tre ordinazioni, quest’anno due. Un dato interessante, anche se non si smette mai di pregare perché il Signore mandi nuovi operai nella sua vigna. Don Giuseppe è originario del quartiere Casolla di Nocera Inferiore, proviene dalla parrocchia Santi Simone e Giuda. Qui sabato sera, alle ore 19:00, presiederà la sua prima messa. È cresciuto nell’Azione Cattolica, ama la musica, suona chitarra ed organo, e il teatro. Don Alfonso è nativo di Angri, proviene dalla parrocchia Santa Maria del Carmine, è un bravo ragioniere e anche lui ama la musica. È cresciuto nei corridoi del Monastero della Purità di Pagani, dove ha sede la PUACS. E proprio nell’attiguo Santuario di Gesù Bambino di Praga che don Alfonso presiederà la prima messa domani alle ore 19:00. La frequentazione della Pia Unione Ammalati Cristo Salvezza lo ha fatto avvicinare al mondo della sofferenza, sperimentando in prima persona l’importanza di assistere gli ammalati. Non si contano i viaggi a Lourdes come barelliere. La solenne santa messa si terrà alle ore 19:00 di oggi nella collegiata di San Giovanni Battista di Angri. Presiede il vescovo Giudice, insieme a lui ci saranno decine di sacerdoti che si ritroveranno per invocare lo Spirito Santo sui due novelli presbiteri. Due nuovi preti, ma anche nuove energie per la diocesi. E cosa auspicano don Alfonso e don Giuseppe? Don Alfonso dice: «Desidererei sacerdoti e laici che si consumano le ginocchia davanti a Cristo». Don Giuseppe aggiunge: «Desidero celebrare una buona messa, annunciare il vangelo e confessare molto».