L’incontro di camerota 

Due interventi e tempi lunghi per riaprire la Provinciale 66

CAMEROTA. Si prevedono tempi lunghi per la riapertura della strada provinciale 66 del “Ciglioto”: un budello di curve strette ed a strapiombo su un percorso di 6 km, 870 metri di dislivello, che...

CAMEROTA. Si prevedono tempi lunghi per la riapertura della strada provinciale 66 del “Ciglioto”: un budello di curve strette ed a strapiombo su un percorso di 6 km, 870 metri di dislivello, che collegano Licusati alla “strada delle vacanze”, la Mingardina per Palinuro e Marina di Camerota, ed alla SP 430 “Cilentana”.
L’arteria viaria è chiusa da oltre due mesi; lo scorso 17 gennaio, una serie di enormi massi si staccò dalla montagna precipitando sull’asfalto, all’altezza del terzo tornante. Solo per puro caso fu evitata la tragedia. Da allora sono state segnalate ulteriori frane.
Nel corso di un incontro che si è tenuto nella casa canonica della popolosa frazione del Comune di Camerota, l’amministrazione guidata dal sindaco Mario Scarpitta ed un gruppo di tecnici hanno cercato di rassicurare i cittadini e di far chiarezza sui tipi di interventi da effettuare e soprattutto sulla tempistica.
Per risolvere il problema il geologo Domenico D’Avella ha ipotizzato un intervento dei rocciatori per rimuovere i massi pericolanti dal costone roccioso, con un costo che si aggira intorno ai 315mila euro, e successivamente la realizzazione di una barriera paramassi per un importo di 110mila euro. Durante il summit, il primo cittadino ha annunciato di aver dato il via al procedimento per il riconoscimento di somma urgenza dei lavori, con l’obiettivo di garantire l’intervento di organi sovracomunali per ripristinare la provinciale. Ma, come ha fatto capire lo stesso Scarpitta, serviranno opere più ampie e strutturate al fine di mettere definitivamente in sicurezza l’arteria.
Intanto l’associazione “Cento Passi” di Camerota ha già raccolto circa 500 firme. E la petizione continua su tutti i bar e nella piazza principale di Licusati per chiedere la convocazione di un consiglio comunale monotematico sulla questione SP 66. Il 10 settembre del 2010 su uno di quei tornanti maledetti perse la vita un autotrasportatore di medicinali, il 56enne Onorato Massaro di Sala Consilina.
Vito Sansone
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