il no al compostaggio 

Due date possibili per lo sciopero 

La giornata di mobilitazione dovrebbe tenersi il 23 o il 24 novembre

Tra il 23 e il 24 di novembre. Questi i giorni papabili per la proclamazione dello sciopero. Mancano poco più di venti giorni alla giornata di mobilitazione contro la realizzazione dell’impianto di compostaggio all’interno dello stir di Battipaglia. Ieri mattina la macchina organizzativa comunale s’è ufficialmente messa in moto iniziando a inviare i primi inviti ufficiali agli incontri preparatori.
Si dovrebbe iniziare con i commercianti, che il 7 novembre si confronteranno con i rappresentanti dell’amministrazione comunale e con gli attivisti del comitato no-compost. Il giorno dopo, l’8, Cecilia Francese e i suoi incontreranno i referenti delle organizzazioni sindacali e il 10, invece, sarà la volta dei dirigenti scolastici. A Palazzo di Città s’è deciso pure che l’aula magna delle vecchie scuole “De Amicis” andrà concessa al comitato: s’attende la delibera di giunta, ma dovrebbe essere quello lo spazio messo a disposizione degli attivisti per consentir loro di sensibilizzare la cittadinanza. Per ora la portavoce Stefania Battista e gli altri stanno incontrando i battipagliesi all’ombra d’un gazebo che viene quotidianamente allestito a piazza Aldo Moro, dinanzi al municipio.
Intanto in città la protesta si legge sui muri: “No allo stir”, ha scritto qualcuno a caratteri cubitali sul muro della villa comunale “Ezio Maria Longo”. E nei giorni scorsi è arrivata la rivendicazione di “Battipaglia periferia ostile”, l’enorme striscione che è apparso sul cavalcavia dell’autostrada nella notte tra venerdì e sabato scorsi e poi rimosso nel pomeriggio dagli operai di Alba: non era un’offensiva arrivata dai comuni limitrofi, contrariamente a quanto inizialmente si credeva, ma un grido di protesta di cittadini battipagliesi evidentemente stanchi di subire decisioni piovute dall’alto.(c. l.)
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