tentata violenza in strada 

Due anni e mezzo allo stalker 

Toccò il seno a una ragazza e cercò di trascinarla in auto

È stato condannato a due anni e sei mesi di reclusione per le accuse di molestie e violenza sessuale ai danni di una ragazza nocerina, un quarantatreenne originario di Cava de’ Tirreni già noto alle forze dell’ordine, protagonista di un abbordaggio trasformatosi in stalking, porto d’arma impropria e infine un approccio sessuale per strada a Nocera Inferiore.
L’uomo, inizialmente raggiunto da decreto di giudizio immediato, e difeso di fiducia dall’avvocato Ernesto Donatello, era stato denunciato per aver costretto la ragazza incrociata per strada a subire le sue avances, qualificate di lieve entità in sede giudiziaria: in concreto il cavese era riuscito a palpeggiare i seni della donna, abbordata con la forza e costretta a subire le molestie fisiche, dopo un primo approccio che aveva tentato mentre era in autio e la ragazza a piedi, da sola, nel centro di Nocera Inferiore.
Nella sua testimonianza, la ragazza riferì che «quell’uomo si avvicinò a bordo di una Lancia Y grigia, lo conoscevo con il nomignolo di “’o pazzo”. Mi chiese dove andavo, mi voleva conoscere, mi disse che gli piacevo e che me l’aveva detto altre volte. Poi mi chiese di salire in auto, ma io rifiutai dicendogli che sono sposata e che mio marito gli avrebbe fatto passare un brutto quarto d’ora». Ma non bastò per fermare il cavese che poco dopo, fermata l’auto e sceso dall’abitacolo, si avvicinò alla ragazza cercando con la forza di farla salire in auto e intanto le strattonò il giubbotto palpeggiandole i seni. «Riuscii a divincolarmi - raccontò ancora la vittima ai carabinieri - e mi rifugiai in una cartoleria. Il negoziante mi chiese cosa fosse successo e subito uscì dal negozio per verificare se quell’uomo fosse ancora nei paraggi».
Dopo essersi calmata e aver sostato per un po’ nella cartoleria, la ragazza uscì di nuovo in strada ma notò che il cavese era ancora lì, sempre auto e sempre che provava ad avvicinarsi a lei. «Fortunatamente, il passaggio a livello si aprì e la ripresa della circolazione costrinsero quell’uomo ad andare via», concluse il suo racconto la ragazza.
L’episodio risale al tredici gennaio del 2017, quando il quarantatreenne adocchiò la donna e tentò un violento approccio sessuale. La successiva denuncia è arrivata alla fase del giudizio, con la pena che ha escluso la detenzione di arma per l’ascia che il cavese aveva in auto.
Alfonso T. Guerritore
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