Due aceri per ricordare i partigiani

Martedì prossimo saranno piantati in memoria dei cavesi Salsano e Garignola

Non consentire che il tempo getti nel dimenticatoio gli atti di coraggio di uomini e donne che hanno lottato, e talvolta dato la loro vita, per la libertà. Questo l’obiettivo della manifestazione “Il Giardino della Resistenza”, presentata ieri in una conferenza al Comune. In occasione della giornata della libertà, il prossimo martedì alle 9,30, nella villa comunale “Falcone e Borsellino” saranno piantati due aceri rossi per ricordare gli atti di coraggio dei partigiani cavesi Vincenzo Salsano e Gennaro Garignola. Vincenzo Salsano ha salvato molti compagni partigiani. Scoperto dai fascisti, fu condannato a morte ma riuscì a fuggire e si unì alla 45esima brigata d’assalto con il nome di battaglia di “Boris”. Gennaro Carignola, invece, organizzò la brigata che portò il suo nome e con 180 uomini partecipò attivamente alla resistenza e alla liberazione nel Lazio.
«Ogni 25 aprile, nel parco, pianteremo un acero rosso per onorare gli uomini e le donne che hanno difeso ciò che oggi pare scontato: la nostra libertà – ha spiegato Filomena Avagliano, presidentessa dell’associazione Agorà – Abbiamo in programma anche di avviare un dialogo con le scuole per disegnare un vero e proprio percorso della memoria. Vogliamo che i giovani sappiano e siano consapevoli degli orrori della guerra e non dimentichino gli uomini e le donne che hanno lottato per la libertà».
L’iniziativa “Il Giardino della Resistenza” ha avuto inizio nel 2015, quando fu piantato il primo acero per ricordare la staffetta partigiana Bianca Bracci Torsi; lo scorso anno, invece, è stato ricordato Mario Zinna.
Alla conferenza di ieri erano presenti, oltre alla presidentessa di Agorà, il rappresentante dell’Anpi, Luca Pastore, Francesco Musumeci, di Agorà, il sindaco Vincenzo Servalli, l’assessore Enrico Polichetti e il consigliere Vincenzo Passa.
Alfonsina Caputano
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