il caso 

Dubbi sul cavalcavia Lettera del Comitato

Dubbi sulla staticità del vecchio cavalcavia al confine con Eboli. Li sollevano gli attivisti del Comitato civico e ambientale, guidati dal portavoce Cosimo Panico, che ieri hanno inviato una lettera...

Dubbi sulla staticità del vecchio cavalcavia al confine con Eboli. Li sollevano gli attivisti del Comitato civico e ambientale, guidati dal portavoce Cosimo Panico, che ieri hanno inviato una lettera alla sindaca Cecilia Francese, alla segretaria generale, Brunella Asfaldo, e ai dirigenti dell’area tecnica e della polizia municipale, rispettivamente Pasquale Angione e Giuseppe Lullo.
Il cavalcavia, che sovrasta i binari ferroviari, si trova lungo la strada provinciale 195, a via Bosco II, a pochi passi dalla Sele Ambiente. Separa Battipaglia da Eboli e conduce alle aziende agricole, ma anche ai grandi stabilimenti industriali, e poi agli impianti di smaltimento e di stoccaggio dei rifiuti. Lunghe schiere di camion e tir che ogni giorno percorrono il cavalcavia, e che, ritrovandosi a transitare lungo la strada nei due sensi opposti, quasi si sfiorano in cima al ponte. E Panico chiede all’amministrazione e alla burocrazia comunale di «attivarsi presso gli enti preposti, perché lungo il cavalcavia, che rientra anche nei confini territoriali battipagliesi, transitano molti camion, mezzi pesanti e automobilisti, e bisogna accertarsi che periodicamente sia sottoposto a controlli tecnici di staticità, come previsto dalle normative vigenti».
Lo scopo è quello di «evitare crolli simili a quelli in merito ai quali tanto si discute nei notiziari televisivi e sui quotidiani nazionali».
E il comitato volge le attenzioni pure agli scoli che si trovano al ciglio del cavalcavia e di tutta la provinciale: «Si chiede la pulizia dei canali per la raccolta delle acque piovane, visto che nei periodi di piogge continue sono una delle principali cause di allagamenti e creano notevoli pericoli e disagi per gli automobilisti che transitano lungo la strada». Lo si richiede ora, ai princìpi dell’estate, in previsione dei piovaschi futuri.(c. l.)
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