la sentenza 

Droga tra le arance Due condanne

Sono stati condannati a tre anni di reclusione ciascuno il napoletano Raffaele Esposito e l’autista spagnolo Nicolas Ortega Suarez, accusati di aver partecipato al trasporto internazionale di droga...

Sono stati condannati a tre anni di reclusione ciascuno il napoletano Raffaele Esposito e l’autista spagnolo Nicolas Ortega Suarez, accusati di aver partecipato al trasporto internazionale di droga con una partita di hashish di oltre 200 chilogrammi occultata tra le arance, arrivata al mercato ortofrutticolo di Pagani-Nocera Inferiore dalla Spagna. La sentenza, con revoca della misura cautelare per il solo Ortega Suarez, è arrivata al termine del giudizio abbreviato celebrato davanti al Gup del tribunale di Nocera Inferiore, Gustavo Danise, con la formula alternativa e il previsto sconto di pena.
Esposito e Ortega Suarez rispondevano entrambi di trasporto e passaggio della maxi partita di hashish individuata e sequestrata al mercato ortofrutticolo di Pagani nel giugno scorso. In quell’occasione furono arrestati in cinque, accusati di traffico internazionale di droga, con il blitz eseguito dalla polizia e dai carabinieri. Dai controlli, supportati dalle unità cinofile, saltarono fuori 230 chilogrammi di hashish occultati in un carico di arance: il gip del Tribunale di Nocera Inferiore aveva precedentemente accolto l’istanza della procura nocerina con il dibattimento disposto senza udienza preliminare, con prove evidenti, per Vincenzo Di Rosa, 59 anni, di Torre del Greco, il fratello Gennaro, 49 anni, Basilio Lanzilli, 43, di Napoli, lungo il binario del rito ordinario e il dibattimento di rito.
All’indomani della notifica del decreto, era arrivata la richiesta con rito alternativo per i due imputati, stralciati dal procedimento iniziale. La partita di droga, trasportata da un tir proveniente dalla Spagna, fu intercettata dai carabinieri il 25 giugno scorso, con i militari attivati da un precedente lavoro di accertamento sullo spaccio di stupefacenti: il mezzo incriminato nascondeva tra le casse di arance i panetti di hashish, di provenienza e produzione nordafricana, con la base di arrivo nell’area del polo agroalimentare di Pagani. L’operazione dei militari del gruppo territoriale e della tenenza scattò in mattinata con il fermo del camion. Il veicolo era partito dalla penisola iberica, seguito da una lunga fase di controllo e accertamento, fino al blitz decisivo. Il camion aveva percorso la rotta adoperata dai trafficanti al lavoro per conto dei clan locali, e le successive ricerche a bordo del cassone confermarono i sospetti.
Ora in due hanno ottenuto sentenza e sconto relativo per la compartecipazione al “viaggio”: altri tre affronteranno il processo con rito ordinario.
Alfonso T. Guerritore
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