Droga per milioni Presi corrieri e pusher

Undici persone agli arresti, tre latitanti: hashish destinato a Salerno e all’Agro La gestione dal produttore (Marocco) fino al consumatore passando per Roma

SALERNO. Due capi, due sodalizi criminali, un unico scopo: fare soldi con l’hashish, “marocchino” assai redditizio (comprato a circa duemila euro al chilo e rivenduto anche a più di 10 euro al grammo) importato direttamente dal Nordafrica a Roma e da lì “promesso” alle piazze di Salerno e dell’Agro Nocerino Sarnese. Era questo il piano che si voleva mettere in atto ma che, dopo due anni di indagini, è stato mandato all’aria da Procura di Salerno e Direzione distrettuale antimafia che ieri mattina hanno delegato alla squadra mobile della Questura di Salerno l’esecuzione di 14 misure cautelari personali, di cui 12 in regime di detenzione in carcere e due degli arresti domiciliari per i reati per associazione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti più aggravanti. Undici ordinanze sono state eseguite, tre le persone ancora latitanti.

Le indagini della polizia di Stato, coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Salerno, hanno permesso di disarticolare due distinte associazioni finalizzate al traffico di sostanze stupefacenti, una composta da cittadini italiani, l’altra da cittadini marocchini, entrambe dedite al traffico di droga proveniente, appunto, dal Marocco e destinato al mercato del capoluogo e della provincia di Salerno, in particolare Scafati, Nocera Inferiore e Pagani. Considerando solo gli ultimi sequestri (oltre cento chili) e il prezzo medio sul mercato, si parla di un valore complessivo di oltre un milione centomila euro. Dunque un traffico ipotizzabili di svariati milioni di euro.

Gli arrestati. Per ora carcere sono finiti quelli che sono stati considerati a capo dei due diversi gruppi – il salernitano Luca Franceschelli di 29 anni, e Hassan El Ghali, 27enne di origini marocchine ma residente a Pagani – più altri noti personaggi che a vario titolo hanno partecipato alla pianificazione e all’esecuzione del disegno criminale: i salernitani Antonio Franceschelli, 26 anni; Fabio Salzano, 22enne; Antonio Esposito, 24 anni; i nocerini Antonio D’Elia, 39enne; Bruno Petrosino, di 47 anni; e Francesco D’Elia, 34enne; Abdelhadi El Ghali, 32enne, e Mohamed El Ghali, 36enne. Arresti domiciliari, invece, per Egidio Francesco Napoleone, di 51 anni. Altri tre cittadini marocchini colpiti da provvedimenti restrittivi sono, invece, sfuggiti alla cattura.

Le indagini. Tutto è partito dall’arresto in flagranza di reato di Antonio Franceschelli e Abdelhadi El Ghali che nella serata del 6 novembre 2014 vennero presi dagli agenti della squadra mobile e trovati in possesso non solo di 20 chili di hashish (utili a commercializzare 11.400 dosi) ma anche di 33.900 euro in contanti. Di qui la decisione di svolgere più articolate attività investigative, sviluppatesi attraverso servizi di intercettazione e pedinamento, che hanno poi portato alla scoperta dell’esistenza di un vero e proprio organigramma delle due associazioni, strutturate con precisa suddivisione di compiti e mansioni.

Il commento del procuratore. Ieri mattina il procuratore Corrado Lembo, con accanto i pm Rocco Alfano e Katia Cardillo, e il capo della mobile Tommaso Niglio, ha illustrato nello specifico le fasi in cui si è svolta l’attività di indagine, «un’attività silente per contrastare il malaffare e raccogliere elementi utili non solo a neutralizzare un singolo spacciatore ma un’intera rete». Intercettazioni ambientali e telefoniche, pedinamenti, ma anche traduzioni simultanee dall’arabo all’italiano, per capire movimenti e intenzioni dei marocchini arrestati, hanno quindi dato i loro risultati. Soddisfatto anche il vice questore aggiunto Niglio che ha affermato: «È stato interrotto un canale di rifornimento per i giovani. Il che fa capire che non bisogna sottovalutare questo tipo di droga che può essere molto redditizia per chi la spaccia. Grazie alla meticolosa attività di indagine svolta è, però, stato inferto un grosso colpo alla criminalità specializzata in questo ambito».

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