La conferenza stampa. Da sinistra, Enrico Calandro, Roberto Lenza, Antonio Centore, Antonino Neosi e Alessandro Cisternino

IL BLITZ

Droga, nove arresti tra Salerno e l’Irno

Tre gruppi si dividevano il mercato. Ramificazioni anche nell’Agro

SALERNO - Sono tre diversi gruppi di spaccio quelli ricostruiti dall’operazione investigativa sfociata all’alba di ieri in undici misure cautelari eseguite tra Salerno e la Valle dell’Irno. In manette sono finite nove persone (sei in carcere e tre agli arresti domiciliari) mentre per altre due è stato disposto l’obbligo di firma. Il blitz è stato eseguito tra Salerno (nella zone di Lungomare, in altri punti del centro e nel quartiere Fratte) e i comuni di Castel San Giorgio, Mercato San Severino e Nocera Superiore. Sono stati tradotti in carcere Danilo Principe, 30enne di Salerno; Abraham Ero, nigeriano 23enne residente a San Nicola La Strada in provincia di Caserta; Gabriele Angelo Aiello, 19enne residente a Salerno e originario di Pagani; Sulayman Sanyang, detto “Salomon-Saliman”, trentenne originario del Gambia e residente a Torello di Castel San Giorgio; Natale Tipaldi, di Castel San Giorgio ma originario di Salerno; Gennaro Vitolo, 35enne originario di Sarno e residente a Nocera Superiore. Agli arresti domiciliari sono finiti Domenico Memoli, quarantenne di Cava de’ Tirreni; Arlindo Romano, 30enne di Nocera Superiore, e il 19enne Antonio Bruno di Nocera Superiore. L’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria è stato disposto a carico del 42enne Vincenzo Zito e del 37enne Luigi Limatola, entrambi di Salerno. Nell’ambito del blitz – eseguito dai carabinieri della compagnia di Mercato San Severino, guidata dal maggiore Alessandro Cisternino, con la collaborazione del reparto operativo di Salerno guidato dal tenente colonnello Enrico Calandro – sono stati eseguiti due sequestri preventivi riguardo due immobili ubicati a Nocera Superiore, ritenuti collegati al commercio di stupefacenti. Altre due richieste di misure cautelari, nei confronti di due indagati per favoreggiamento, sono state rigettate dal giudice delle indagini preliminari.

Alfonso T. Guerritore