Droga nelle scuole, arrestati 9 giovani

Sei sono minori e si rifornivano da maggiorenni. Emesse 8 misure di vigilanza, scoperti i luoghi in cui si facevano le dosi

Tutto è cominciato con il ritrovamento, nel corso di un controllo dinanzi ad un istituto scolastico, di uno zainetto, nascosto da ignoti, al cui interno i finanzieri hanno trovato 45 grammi di marjuana e l’occorrente per confezionare le dosi Da quel momento è stata disposta un’intensa attività investigativa dal Comando provinciale della Guardia di Finanza, che ha chiesto ed ottenuto – prima dalla Procura per i minorenni e poi anche dalla Procura ordinaria – le autorizzazioni per le intercettazioni telefoniche e le riprese video. I risultati si sono concretizzati ieri mattina con l’esecuzione di due ordinanze di custodia cautelare in carcere (Ciro Picariello e A. R., all’epoca dei fatti minorenne); 7 ordinanze di arresti domiciliari (F. P., D. C. F. C., A. A., A. P. M. D.) di cui una (quella per Cristiano Noschese) superata dall’arresto in flagrante a seguito della droga ritrovata nel corso della perquisizione; 4 ordinanze di obbligo di dimora; 4 di obbligo di firma presso la polizia giudiziaria.

È stata svelata, dunque, una realtà temuta da tanti genitori e su cui da tempo si chiede di intervenire: lo spaccio di droga davanti e all’interno delle scuole cittadine, da parte di studenti minorenni, a loro volta irretiti, che si riforniscono da spacciatori maggiorenni.

Le indagini hanno accertato, anche attraverso filmati, che lo spaccio di stupefacenti avveniva, sistematicamente, durante l’orario scolastico ed all’uscita degli studenti dalle scuole. Dalle immagini diffuse dalla Finanza si vede chiaramente l’attività di vendita e di acquisto di droga nei giardinetti di piazza San Francesco, davanti al liceo classico Tasso. Ma non solo, perché le intercettazioni telefoniche e i video hanno confermato agli investigatori che «nel centro di Salerno si era instaurata una vera e propria rete di spaccio di stupefacenti gestita da minori, avente il suo fulcro operativo sia dinanzi a noti istituti scolastici, sia a loro interno e si estendeva, nelle ore serali, nei consueti luoghi della movida».

In questo contesto sono stati identificati anche dei maggiorenni pregiudicati che, pur di estendere la rete commerciale, rifornivano anche a credito i giovani spacciatori, salvo poi intimidirli con minacce inequivocabili per recuperare il credito. Individuati pure i luoghi – abitazioni e garage – dove i giovani spacciatori si riunivano per pesare e confezionare le dosi.

Ad uno dei destinatari dei provvedimenti sono stati sequestrati ben 900 grammi di hascisc; un altro, che ha avuto l’obbligo di dimora, è stato trovato in possesso di 30 grammi di droga. Al vaglio degli inquirenti le posizioni anche di altre persone a vario titolo coinvolte nell’attività illecita. Infine, un giovane è stato denunciato a piede libero perché aveva oltre 5 grammi di “Mdma”, una droga sintetica spacciata nelle discoteche e responsabile di recente di decessi tra giovanissini in alcune città italiane.

Ieri mattina, dunque, è scattata l’operazione per stroncare questa rete di spaccio e fare un po’ di pulizia. I finanzieri, con l’ausilio di cani anti droga, hanno controllato anche altri licei, tra cui il Da Vinci, ed istituti cittadini. L’operazione, però, per evidenti limiti di uomini e mezzi, non è stata effettuata in contemporanea e, secondo voci raccolte nei ritrovi degli studenti, in diverse scuole cittadine sono arrivati messaggini telefonici che annunciavano la presenza dei finanzieri con i cani anti droga davanti al liceo Tasso e, dunque, il possibile arrivo anche in altri istituti. L’auspicio di genitori e insegnanti è che tali operazioni vengano ripetute più spesso, in modo da non dare tregua agli spacciatori, e che siano estese anche ad altre attività illecite, quali la vendita di alcolici e di sigarette ai minori, espressamente vietata dalla legge – che ormai da un anno mette a disposizione delle forse dell’ordine nuovi ed efficaci strumenti di intervento – o l’ingresso nelle sale giochi, le cui macchinette “mangiasoldi” pure generano dipendenza.

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