la condanna 

Droga e resistenza, 10 mesi di cella 

Il ventinovenne aggredì un carabiniere durante una perquisizione

È stato condannato a dieci mesi con rito abbreviato Marco Sarno, 29 anni, fermato con il fratello in flagranza di reato per resistenza dopo un servizio antidroga e ora arrivato alla sentenza nella prosecuzione del processo per direttissima. I carabinieri della stazione di Cava de’ Tirreni avevano individuato l’attività di smercio di hashish da parte dei due, contestando al fratello di Marco, Angelo Sarno, 28 anni, alcune cessioni di dosi e la resistenza per la violenza contro un brigadiere, con il processo che per lui proseguirà.
Il blitz era scattato dopo una serie di segnalazioni fatte da residenti, con il monitoraggio dell’attività continua di rivendita e il viavai degli acquirenti. Angelo Sarno fu ammanettato durante una perquisizione domiciliare e personale, con la contestazione di lesioni personali a suo carico dopo una colluttazione e relativo referto ospedaliero con sette giorni di prognosi per un militare.
Il fratello Marco reagì all’irruzione dei carabinieri dando manforte al fratello, opponendosi anche lui con violenza all’attività di ricerca e verifica dei militari. Marco Sarno colpì il carabiniere con una gomitata nel corso dell’inseguimento ingaggiato dalle forze dell’ordine: il colpo gli è valso la successiva contestazione della violenza contro l’agente. Il fratello minore, invece, era stato sorpreso a vendere un grammo e mezzo di fumo.
Al termine dell’udienza di convalida, con la contestuale celebrazione del processo per direttissima davanti al giudice del Tribunale monocratico di Nocera Inferiore, Angelo Sarno è rimasto ai domiciliari con le accuse di spaccio, resistenza e lesioni, unico responsabile dell’attività illecita di smercio, mentre il fratello è chiamato a rispondere “solo” di resistenza e lesioni, accusa arrivata alla sentenza con rito alternativo.
Alfonso T. Guerritore
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